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Per comunicare con i gatti socchiudi gli occhi: lo interpretano come un ‘sorriso’ e rispondono

Un team di ricerca britannico guidato da scienziati dell’Università del Sussex ha dimostrato che per stringere un legame con un gatto, anche con uno che non si è mai visto prima, è sufficiente socchiudere gli occhi lentamente fino a chiudere le palpebre per un paio di secondi. I gatti lo interpretano come un “sorriso” e ricambiano, divenendo più ricettivi e lasciandosi avvicinare.
A cura di Andrea Centini
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Per instaurare un legame con un gatto e avviare una comunicazione interspecifica è necessario socchiudere lentamente gli occhi, fino a serrare le palpebre per un paio di secondi. L'azione va ripetuta un paio di volte, fino a quando il felino non inizierà a ricambiare con lo stesso identico comportamento, ben noto a chi ne possiede uno. Per i nostri amici a quattro zampe , infatti, questo battito di ciglia al rallentatore ha lo stesso valore di un nostro sorriso, ed è per questo che ci rende ai loro occhi più interessanti e attraenti. I gatti che rispondono all'ammiccamento diventano più ricettivi e facili da avvicinare.

A dimostrare che è possibile “stringere amicizia” con un micio attraverso questa azione è stato un team di ricerca guidato da scienziati del Mammal Communication and Cognition Research Group dell'Università del Sussex, Regno Unito, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi Centro di psicologia comparata ed evolutiva del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Portsmouth. Gli scienziati, coordinati dai professori Karen McComb e Tasmin Humphrey, sapevano bene che i gatti socchiudono gli occhi quando si sentono rilassati e al sicuro, pertanto hanno voluto capire se mimando lo stesso comportamento fosse possibile comunicare con essi. È stato così approntato un esperimento in due fasi che ne ha pienamente dimostrato l'efficacia.

Nella prima parte dell'esperimento sono stati coinvolti 21 gatti di 14 famiglie differenti; i padroni sono stati fatti avvicinare a circa un metro di distanza e hanno iniziato a socchiudere gli occhi, seguendo lo schema proposto dagli scienziati. I volti (umani e felini) sono stati ripresi dalle telecamere per carpire ogni dettaglio dell'interazione. I risultati hanno dimostrato che i gatti avevano una maggiore probabilità di “ammiccare” quando lo facevano anche i padroni, "rispondendo" al loro segnale. Nella seconda parte dell'esperimento sono stati coinvolti 24 gatti di otto famiglie diverse, e in questo caso gli scienziati hanno partecipato in prima persona. In questo caso, gatti e uomini non si erano mai incontrati prima. Come nel primo esperimento, gli scienziati si sono approcciati ai felini mantenendosi a un metro di distanza e socchiudendo gli occhi, ma in più hanno anche teso una mano verso di essi. Ebbene, è stato dimostrato che non solo i gatti ‘sconosciuti' sbattevano le palpebre in risposta all'azione umana, ma erano anche più propensi ad avvicinarsi alla mano dopo averlo fatto.

“In quanto persona che ha studiato il comportamento degli animali e proprietaria di gatti, è fantastico poter dimostrare che i gatti e gli esseri umani possono comunicare in questo modo”, ha dichiarato in un comunicato stampa la psicologa Karen McComb. “È qualcosa che puoi provare tu stesso con il tuo gatto a casa, o con i gatti che incontri per strada. È un ottimo modo per migliorare il legame che hai con i gatti. Prova a restringere gli occhi come faresti in un ambiente rilassato. sorridi, seguito dal chiudere gli occhi per un paio di secondi. Scoprirai che rispondono allo stesso modo e potrai iniziare una sorta di conversazione”, ha aggiunto la scienziata.

Ma perché ai gatti piace l'ammiccamento? Secondo gli scienziati lo sguardo costante e fisso viene visto come una minaccia, mentre l'interruzione della linea visiva – socchiudendo le palpebre lentamente – sarebbe vista come un gesto sociale, che non si hanno cattive intenzioni, in pratica. I gatti potrebbero aver evoluto questo comportamento poiché gli uomini lo interpretano come un segnale positivo, e spesso viene seguito da una ricompensa in cibo. Secondo gli autori dello studio, i risultati di questa ricerca potrebbero essere utilizzati per valutare il benessere dei gatti anche in clinica veterinaria o in un rifugio. I dettagli della ricerca “The role of cat eye narrowing movements in cat–human communication” sono stati pubblicati sulla rivista Scientifi Reports del circuito Nature.

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