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Parkinson, cantare riduce lo stress e migliora i sintomi motori dei pazienti

Un team di ricerca dell’Università Statale dell’Iowa (Stati Uniti) ha dimostrato che il canto terapeutico offre moltissimi benefici ai pazienti colpiti dal morbo di Parkinson, in alcuni casi migliori dei farmaci. Dopo le sedute gli scienziati hanno rilevato una migliore andatura e una riduzione significativa dell’ansia.
A cura di Andrea Centini
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Curare il Parkinson con le cellule cerebrali fetali
Curare il Parkinson con le cellule cerebrali fetali

Cantare può ridurre lo stress, migliorare i sintomi motori, la respirazione e la deglutizione nei pazienti affetti da morbo di Parkinson, una diffusa patologia neurodegenrativa caratterizzata da tremori e rigidità muscolare. Lo ha dimostrato un team di ricerca dell'Università Statale dell'Iowa, Stati Uniti, che ha condotto una serie di sedute sperimentali di canto terapeutico con 17 anziani colpiti dalla malattia.

Gli scienziati, coordinati dalla professoressa di chinesiologia (o kinesiologia) Elizabeth Stegemöller e dallo studente laureato Andrew Zaman, hanno osservato che il canto può offrire benefici anche superiori ai farmaci, per alcuni dei sintomi. “Osserviamo i miglioramenti ogni settimana quando [i pazienti] lasciano il gruppo di canto, è quasi come se avessero più entusiasmo, sappiamo che si sentono meglio e il loro umore è elevato”, ha dichiarato la professoressa Stegemöller. “Alcuni dei sintomi che stanno migliorando, come il tocco delle dita e l'andatura, non rispondono sempre prontamente ai farmaci, ma con il canto stanno migliorando”, ha aggiunto con soddisfazione la ricercatrice.

Per misurare i benefici delle sedute di canto gli scienziati hanno raccolto vari parametri fisiologici dei partecipanti prima e dopo le sessioni, come il battito cardiaco, la pressione sanguigna e i livelli di cortisolo – l'ormone dello stress – nel sangue. Dall'analisi dei dati è emerso che in seguito alle sedute tutti i parametri risultavano ridotti (anche se in maniera non statisticamente significativa). Sotto il profilo dell'umore è stata invece rilevata una sensibile riduzione di ansia e tristezza, mentre rabbia e felicità non venivano intaccate.

Ma come fa il canto a migliorare umore e sintomi nei pazienti con Parkinson? Si tratta del prossimo oggetto di studio di Stegemöller e colleghi, che ipotizzano un coinvolgimento dell'ossitocina, il cosiddetto ormone dell'amore e delle relazioni. Andranno indagati anche le variazioni dell'infiammazione – che indica la progressione della patologia neurodegenerativa – e della neuroplasticità, ovvero della capacità del cervello di creare nuove connessioni in seguito a traumi e malattie. Benché si tratti di dati preliminari, che gli scienziati hanno presentato in seno al meeting della Society for Neuroscience del 2018, c'è molto ottimismo sui benefici offerti dal canto terapeutico.

Per ridurre i sintomi del Parkinson recentemente sono stati sviluppati macchinari medici rivoluzionari, come la MrgFUS, acronimo di Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound (Trattamento con Ultrasuoni Focalizzati guidati dalla Risonanza Magnetica). Il dispositivo medico, efficace nell'80 percento dei pazienti, grazie agli ultrasuoni può eliminare i tremori con una singola seduta, inoltre risulta efficace nel trattare anche altre patologie.

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