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52 orsi polari affamati invadono città russa: situazione critica, ma la colpa è solo nostra

Decine di orsi polari affamati sono entrati nei centri abitati dell’arcipelago russo di Novaya Zemlya, prossimo al Circolo Polare Artico. I predatori stanno mettendo a repentaglio la vita dei cittadini ma non hanno ‘colpe’; il ghiaccio artico si sta sciogliendo a causa dei cambiamenti climatici e i predatori sono costretti a cacciare sulla terraferma, avvicinandosi sempre più pericolosamente alle città.
A cura di Andrea Centini
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Credit: The Siberian Times
Credit: The Siberian Times

Alcune città dell'arcipelago russo di Novaya Zemlya sono state letteralmente prese d'assalto dagli orsi polari (Ursus maritimus), che hanno iniziato a circolare liberamente nei quartieri residenziali e attaccare le persone, fortunatamente senza provocare vittime, al momento. Uno dei casi più drammatici si registra nella città di Belushya Guba, dove le autorità hanno contato ben 52 plantigradi, una decina dei quali stabilmente presenti sul territorio.

Cosa sta succedendo. Ma perché questi maestosi predatori artici hanno invaso i centri abitati? La ragione, spiegano gli esperti, risiede nei cambiamenti climatici, che hanno provocato lo scioglimento di larga parte del ghiaccio artico e costretto gli orsi a cambiare le proprie abitudini alimentari. Meno ghiaccio significa infatti meno foche, per questo i predatori hanno iniziato a prediligere la caccia sulla terraferma. Ciò li spinge ad avvicinarsi sempre più alle città, aumentando a dismisura il rischio di contatti con le persone. Gli orsi hanno anche iniziato a rovistare tra i rifiuti per cibarsi degli scarti alimentari, una fonte di energia ‘facile' che potrebbe spingerli a restare in zona.

Città in pericolo. Le autorità delle isole di Novaya Zemlya sono in allerta, hanno diramato lo stato di emergenza e hanno predisposto vari piani per dissuadere gli orsi dall'avvicinarsi ai quartieri residenziali, tuttavia la fame li spinge ad essere molto intraprendenti e ormai le ‘contromisure' non sono più efficaci. I cittadini di Belushya Guba li hanno filmati mentre rovistano tra la spazzatura, nei cortili con i giochi per bambini e persino all'interno degli edifici. Le persone hanno molta paura ad accompagnare i figli a scuola, e stanno chiedendo alle autorità misure più drastiche per arginare la minaccia.

Niente morti. Benché la situazione sia molto delicata, fortunatamente l'Agenzia per la tutela della natura e delle specie selvatiche (Rosprirodnadzor) non ha concesso licenze di caccia eccezionali per uccidere questi animali, classificati in pericolo critico di estinzione (codice CR) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Si stanno approntando squadre con elicotteri che proveranno ad addromentare tutti gli animali "invasori", per recuperarli e portarli lontano dai centri abitati. Si tratta comunque di un soluzione temporanea, dato che gli orsi non rinunceranno facilmente ai lauti pasti cittadini. La speranza è che nessuno resti coinvolto in incidenti, ma il pericolo non è assolutamente da sottovalutare. La colpa non è comunque degli orsi, ma la nostra, dato che abbiamo distrutto il loro habitat naturale.

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