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Origine della vita sulla Terra, zuccheri bio-essenziali trovati per la prima volta in due meteoriti

Un team di ricerca composto da scienziati americani della NASA e giapponesi ha rilevato per la prima volta zuccheri fondamentali per la vita all’interno di due meteoriti, chiamati NWA 801 e Murichison. Uno degli zuccheri identificati è il ribosio, che è alla base dell’RNA. Suffragano la teoria della panspermia.
A cura di Andrea Centini
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Meteoriti precipitano sulla Terra prebiotica. Credit: Goddard Space Flight Center Conceptual Image Lab della NASA
Meteoriti precipitano sulla Terra prebiotica. Credit: Goddard Space Flight Center Conceptual Image Lab della NASA

Zuccheri fondamentali per la vita sono stati trovati per la prima volta all'interno di due meteoriti. Nello specifico, gli scienziati hanno rilevato il ribosio – alla base dell'RNA –, l'arabinosio e lo xilosio, tutti definiti bio-essenziali. La scoperta di questi zuccheri aumenta sensibilmente le probabilità che l'origine della vita sulla Terra sia stata innescata proprio da meteoriti e comete provenienti dallo spazio, che avrebbero trasportato sul nostro pianeta i “mattoni” fondamentali per la sua formazione. Del resto sui meteoriti erano stati già trovati altri composti organici alla base degli acidi nucleici e delle proteine; aver individuato anche gli zuccheri, e in particolar modo quello legato all'RNA, non fa che suffragare la teoria della panspermia, cioè quella che vede i semi della vita presenti in tutto lo spazio a “bordo” di comete e asteroidi. Ne consegue che la vita possa essere potuta sbocciare anche su altri pianeti, sia all'interno che all'esterno della nostra galassia.

Il ribosio vicino a un meteorite. Credit: Yoshihiro Furukawa
Il ribosio vicino a un meteorite. Credit: Yoshihiro Furukawa

A scoprire gli zuccheri nel cuore dei due meteoriti è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Goddard Space Flight Center della NASA e dell'Università Tohoku di Sendai, Giappone, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology e dell'Università di Hokkaido. Gli scienziati, coordinati dal professor Yoshihiro Furukawa, docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'ateneo nipponico, si sono concentrati su due meteoriti ricchi di carbonio chiamati NWA 801 e Murichison, rispettivamente di tipo CR2 e CM2 (termini legati alla composizione delle condriti). Attraverso tecniche chiamate spettrometria di massa e gascromatografia i ricercatori sono riusciti a rilevare il ribosio al loro interno, con quantità variabili da 2,3 a 11 parti per miliardo in NWA 801 e da 6,7 a 180 parti per miliardo nel Murchison, come si legge nel comunicato della NASA.

Come indicato, il ribosio è alla base dell'RNA o acido ribonucleico, che secondo alcune accreditate teorie sarebbe originato sulla Terra prima del DNA. Questo perché l'RNA possiede caratteristiche in più non presenti nel DNA, come la possibilità di catalizzare reazioni e “auto-copiarsi” senza il supporto di altre molecole. Aver trovato il ribosio e non il desossiribosio (che è alla base del DNA) sui meteoriti è un ulteriore indizio che suffraga tali teorie. Gli autori della ricerca sperano di trovare il ribosio anche nel cuore dei campioni prelevati dall'asteroide Ryugu dalla sonda Hayabusa 2, che da pochi giorni ha iniziato il suo lungo viaggio verso la Terra (l'arrivo è previsto per dicembre 2020). “La ricerca fornisce la prima prova diretta del ribosio nello spazio e del trasporto dello zucchero sulla Terra. Lo zucchero extraterrestre potrebbe aver contribuito alla formazione dell'RNA sulla Terra prebiotica, che probabilmente ha portato all'origine della vita”, ha dichiarato il professor Furukawa. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PNAS.

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