Onironautica, il sogno di uscire dagli incubi
Travolti da eventi assurdi, inspiegabili, talvolta angoscianti non in maniera diretta ma proprio a causa della loro totale mancanza di razionalità e senso logico: è una delle tante situazioni in cui ci si può ritrovare nel momento in cui la nostra attività onirica ci inizia a porre davanti frammenti di ricordi, esperienze di anni lontani, personaggi del passato, reminiscenze del giorno precedente, ancestrali memorie, il tutto sapientemente mescolato e occultato nei suoi significati più profondi.
I sogni sono il nostro territorio più segreto ed incontrollabile, affascinante mondo che sfugge alla comprensione immediata ma che può spalancarci le porte più segrete del nostro essere; in ogni epoca hanno attirato l'attenzione degli uomini. Alcuni sogni sono diventati protagonisti delle più importanti pagine letterarie di interi popoli, come è accaduto con l'Antico Testamento degli ebrei o con l'epopea di Gilgamesh della civiltà mesopotamica, premonizioni di avvenimenti futuri di cui era necessaria un'interpretazione. Presso i greci, all'attività onirica si ricorreva anche per curare alcune patologie, secondo il complesso rituale dell'incubazione. Non c'è da stupirsi, dunque, se con approcci più o meno scientifici, gli uomini abbiano cercato di sviscerarne i segreti; i progressi nel campo medico, soprattutto attraverso raffinati strumenti d'indagine quali la risonanza magnetica, hanno certamente aiutato molto nel chiarire alcuni meccanismi chiave legati alla funzione del sogno di «alleggerire» il carico di ricordi troppo dolorosi (sebbene non tutti gli scienziati concordino in proposito), mentre fenomeni come quello della paralisi ipnagogica, che nel passato erano fonte di ansia e paura, incomprensibili se non facendo ricorso a categorie del soprannaturale, hanno trovato soddisfacenti spiegazioni.
Al contempo, anche l'interesse da parte di occultisti e aderenti a filosofie new age è sempre stato desto sull'argomento; l'ipotesi di riuscire a controllare completamente il contenuto dei propri sogni ha avuto un certo numero di entusiasti seguaci fin da quando uno psichiatra e scrittore olandese, Frederik Van Eeden, introdusse il termine onironautica, indicando con esso un'esperienza nel corso della quale il dormiente si rende perfettamente conto del fatto che gli eventi a sé circostanti non sono altro che un sogno; prendendo dunque il pieno controllo delle proprie espressioni oniriche, esplorando quel che accade attorno in maniera vigile, egli dispone della propria volontà di agire. Alcuni soggetti sarebbero naturalmente capaci di fare dei sogni lucidi, moltissimi sono invece coloro i quali cercano, attraverso tecniche particolari, di riuscire a vivere un'esperienza del genere; esiste addirittura un centro di ricerca su vari aspetti questo fenomeno, il Lucidity Institute, fondato nel 1987 da Stephen LaBerge, psicofisiologo, all'interno del quale si promuovano anche dei corsi che promettono di insegnare agli allievi il metodo del DILD, Dream Induced Lucid Dream, ovvero il sogno lucido iniziato dal sogno, e del WILD che è sempre un sogno lucido ma che comincia dalla fase di veglia.
Esercizi capaci di rendere la nostra mente in grado di recepire le incongruenze presenti all'interno della narrazione onirica, come l'abitudine di andare a coricarsi con l'intenzione ben fissa nella propria mente di controllare i sogni della notte, provocarsi risvegli e successivi riaddormentamenti forzati: sarebbero alcuni tra gli strumenti utilizzati per imparare la tecnica dell'onironautica. Infine, qualche anno fa è arrivato NovaDreamer, uno strumento creato appositamente per realizzare dei sogni lucidi. Si tratta di una mascherina che si indossa prima di mettersi a letto per un bel sonno ristoratore; quando si entra nella fase REM essa manda stimoli luminosi e sonori al dormiente che, se ben interpretati, non portano al risveglio ma solo ad una maggiore coscienza. C'è stato anche uno studio-pilota che qualche anno fa aveva proposto il sogno lucido come trattamento terapeutico per persone sofferenti di incubi ricorrenti che compromettono anche la vita diurna. Ammesso che tutte le tecniche in questione funzionino e siano realmente capaci di insegnare agli uomini a dominare i sogni, per chi non presenti gravi patologie legate ai disturbi del sonno, il mondo onirico resta pur sempre un enigma su cui, tutto sommato, forse è meglio che non ci sia pieno controllo: certamente talvolta ne riceviamo paure e angoscia ma è pur vero che i segreti che i nostri sogni hanno da comunicarci perderebbero tutto il loro fascino se potessimo avere la possibilità di decidere su di essi.