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Ondata di pancitopenia felina uccide centinaia di gatti in UK: cos’è e quali sono cause e sintomi

Il Royal Veterinary College (RVC) ha annunciato che al primo luglio nel Regno Unito risultano colpiti da pancitopenia felina 443 gatti, dei quali circa in 300 hanno perso la vita. A seguito di scrupolose indagini le agenzie britanniche hanno ritirato diversi lotti di cibo dal mercato, sebbene non sia stata ancora identificata l’esatta causa della rara malattia del sangue. Ecco cosa c’è da sapere su sintomi, cause e trattamento.
A cura di Andrea Centini
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Dal mese di maggio alcune centinaia di gatti sono morti nel Regno Unito a causa di una inspiegabile diffusione di casi di pancitopenia felina, una rara malattia del sangue sulla quale stanno indagando a fondo diversi enti governativi. Nell'ultimo bollettino di aggiornamento (1 luglio) diffuso da Food Standards Agency (FSA), Food Standards Scotland (FSS), Royal Veterinary College (RVC), Department for Environment, Food & Rural Affairs (DEFRA) e Animal and Plant Health Agency (APHA), risultano in tutto 443 gatti colpiti dalla condizione, di cui poco meno di 300 (il 64 percento) ha perso la vita. Su suggerimento dei veterinari britannici, dopo l'analisi di tutti i dati a disposizione, la FSA ha emesso un avviso di ritiro dal mercato di diversi lotti di cibo (crocchette e carne) a base di pollo, salmone e altri pesci. Al momento non è stata trovata alcuna correlazione concreta tra questi prodotti e la diffusione della rara condizione, tuttavia si ritiene molto probabile una correlazione.

Cos'è la pancitopenia felina

Analogamente alla forma umana, la pancitopenia felina è una malattia caratterizzata dal “crollo” nella concentrazione di tutte le principali cellule presenti nel sangue, dalle piastrine ai globuli rossi, passando per i globuli bianchi. In parole semplici, si tratta di una combinazione di anemia, neutropenia e trombocitopenia, una condizione potenzialmente fatale che può scaturire a causa di altre patologie, come leucemie e infezioni severe. Nel caso dell'ondata di pancitopenia felina che sta colpendo il Regno Unito, gli esperti stanno cercando nei lotti di cibo ritirati tracce di metalli pesanti e micotossine (tossine fungine) come il T-2/HT-2, che sono noti per innescare questa patologia nei gatti. Al momento, tuttavia, non sono stati rilevati. Gli esperti stanno conducendo una serie di altre analisi sia sul sangue dei felini che sui prodotti alimentari per provare a identificare una causa comune. Sono state escluse diverse infezioni virali note per provocare la malattia.

Quali sono i sintomi della pancitopenia felina

Come spiegato dalle agenzie britanniche, i sintomi generici della malattia sono letargia, perdita dell'appetito, sanguinamento e formazione di lividi. Entrando più nello specifico, i sintomi indicati dagli esperti includono sanguinamento dalla bocca; ematochezia (feci “verniciate” di sangue); ematuria (sangue nelle urine); ematemesi (sangue nel vomito); melena (feci con sangue digerito); ed ematomi dopo il prelievo di sangue. I proprietari di gatti che osservano questi sintomi nel proprio animale domestico devono contattare il medico veterinario, che provvederà a condurre tutti i test necessari per la diagnosi. I veterinari britannici raccomandano un esame emocromocitometrico completo e un esame dello striscio di sangue, “preferenzialmente in un laboratorio esterno”.

Come si cura la pancitopenia felina

Al momento i veterinari britannici indicano che il trattamento ideale per i gatti colpiti da questa specifica ondata di pancitopenia felina è ignoto poiché non si conosce la tossina che la sta provocando. Pertanto le terapie devono essere di supporto. Nei gatti con anemia instabile “sono raccomandati sangue intero o globuli rossi concentrati (con o senza plasma)”; “l'antibiosi ad ampio spettro, ad esempio l'amoxicillina potenziata, è raccomandata per i pazienti con una conta dei neutrofili inferiore a 1×10 ⁹/l”, mentre la terapia con corticosteroidi è considerata “controversa” poiché non ci sono prove sui benefici. “Altre terapie possibilmente utili – spiega il Royal Veterinary College – includono il fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF), l'acido tranexamico in pazienti con emorragia significativa e la cobalamina, sebbene nessuno di questi consigli sia basato sull'evidenza”. Naturalmente viene raccomandato di non continuare a nutrire il proprio gatto con i prodotti ritirati dal mercato, il cui elenco costantemente aggiornato è disponibile cliccando sul seguente link. È bene controllarlo poiché alcuni alimenti vengono venduti anche online.

Gli esperti sottolineano che potrebbe volerci diverso tempo prima di individuare l'esatta causa dei focolai di pancitopenia felina, inoltre si ritiene che il numero di gatti colpiti sia sensibilmente superiore a quello ufficiale. Molti felini possono infatti essere asintomatici, mentre altri, semplicemente, non sono stati portati da un veterinario. Le agenzie continueranno a indagare scrupolosamente e qualora dovessero individuare altri prodotti considerati potenzialmente a rischio verrà immediatamente fatto il richiamo.

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