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Oggi è la Giornata Internazionale della Felicità: perché si celebra e come conquistarla

A partire dal 2012 l’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha istituito la “Giornata Internazionale della Felicità”, che ogni anno si celebra il 20 marzo, a ridosso dell’avvio della bella stagione nel nostro emisfero. Nel World Happiness Report, un documento che “certifica” la felicità dei Paesi, l’Italia è balzata dal 47esimo al 36esimo posto in classifica.
A cura di Andrea Centini
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Credit: jill111
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Ogni anno il 20 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Felicità, una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) con una vera e propria risoluzione il 28 giugno 2012. La decisione di dedicare una giornata mondiale a questa emozione è legata al fatto che la ricerca della felicità rappresenta uno “scopo fondamentale dell'umanità”. Del resto, chi non vorrebbe essere felice? Eppure raggiungerla è tutto fuorché semplice, anche per chi vive in quei Paesi considerati privilegiati, come quelli occidentali. L'errore di fondo che commettono in molti, secondo psicologi ed esperti di salute mentale, è quello di associare questo stato d'animo a un qualche obiettivo da conquistare, come l'amore o il successo nel lavoro, tuttavia il segreto della felicità risiederebbe nell'apprezzare ciò che già si ha e soprattutto nel donare agli altri.

Giornata Internazionale della Felicità, l'Italia “risale”

Come ogni anno, in occasione della Giornata Internazionale della Felicità viene pubblicato il World Happiness Report, un approfondito documento che prova a “misurare” attraverso grafici e statistiche la felicità nei vari Paesi del mondo. In cima alla classifica troviamo come lo scorso anno Finlandia, Danimarca e Norvegia, Paesi nordici da sempre sinonimo di qualità della vita, benessere sociale ed economico (dati che tuttavia cozzano con l'elevato numero di suicidi). Al quarto posto troviamo l'Islanda e al quinto i Paesi Bassi. Seguono la Svizzera, la Svezia, la Nuova Zelanda, il Canada (unico Paese del continente americano) e l'Austria. Appena fuori dalla “top ten” l'Australia. Uno dei dati significativi che ci riguarda da vicino è quello del balzo in classifica compiuto dall'Italia, passata dal 47esimo posto al 36esimo posto. Ma siamo realmente più felici rispetto allo scorso anno? Il World Happiness Report, giunto alla settima edizione, viene spesso criticato proprio perché calcolare la felicità di un popolo e metterla a confronto con quella di altri sembra un grossa forzatura. Per questo nel corso degli anni sono stati cambiati anche i parametri per il calcolo: nel 2019 sono stati presi in esame libertà, aspettativa di vita in salute, reddito, fiducia, generosità e il sostegno sociale

Giornata Internazionale della felicità, come essere felici

Secondo Action For Happiness, un movimento nato per promuovere una società più felice e più attenta ai bisogni del prossimo, dove le persone si preoccupano meno di ciò che possono ottenere da soli e di più della felicità degli altri, ha stilato una lista di dieci punti che può aiutarci a raggiungere a “piccoli passi” la felicità. Eccola qui:

  1. Consumare meno, creare di più
  2. Guardare meno, impegnarsi a fare di più
  3. Prendere di meno, dare di più
  4. Meno preoccupazioni, più ballo
  5. Giudicare di meno, accettare di più
  6. Meno lamentele, apprezzare di più
  7. Parlare di meno, ascoltare di più
  8. Meno arrabbiature, più sorrisi
  9. Odiare di meno, amare di più
  10. Meno paure, più tentativi
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