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Occhi al cielo per la Superluna di Neve: la compagna della Terra sarà più grande e brillante

Alle 8:33 di domenica 9 febbraio la Luna ha raggiunto la fase di plenilunio, che in questo mese prende il nome di “Luna Piena di Neve”. Poiché il satellite della Terra è prossimo al perigeo, cioè alla distanza minima dal pianeta, il disco lunare si presenta più grande e brillante: si tratta dunque di una Superluna di Neve. Per ammirarla dovremo attendere il tardo pomeriggio, quando farà capolino nel cielo orientale.
A cura di Andrea Centini
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Luna Piena. Credit: Andrea Centini
Luna Piena. Credit: Andrea Centini

La Superluna di Neve è pronta a dare spettacolo nei cieli italiani. Durante la mattina di domenica 9 febbraio, infatti, la Luna ha raggiunto la fase di plenilunio, che a causa delle abbondanti nevicate che caratterizzano il mese prende il nome di “Luna Piena di Neve”, un appellativo legato alla tradizione dei nativi americani algonchini. La Luna Piena di febbraio 2020 è anche una Superluna – dunque una Superluna di Neve – poiché il satellite della Terra è prossimo al perigeo, cioè alla distanza minima dal nostro pianeta. Questo dettaglio rende la Luna più grande e più brillante, anche se per accorgersi della differenza con una “normale” Luna Piena ci vuole un occhio allenato.

In realtà non tutti sono concordi nel definire la Luna Piena del 9 febbraio una “vera” Superluna (il termine non ha nulla di scientifico), a causa della distanza ritenuta non sufficientemente vicina. Ricordiamo che la Luna percorre un'orbita ellittica attorno alla Terra, e durante il suo peregrinare nello spazio risulta più vicina o lontana a seconda della posizione. In media la Luna si trova a 384mila chilometri da noi; quando è più vicina (perigeo) orbita a circa 356mila chilometri, quando è più lontana (apogeo) si trova attorno ai 404mila chilometri. Poiché il plenilunio del 9 febbraio si verificherà con la Luna a 368mila chilometri, per alcuni si tratta di una distanza sufficiente per definirla Superluna; per altri, tuttavia, non è così, compreso l'astrofisico Gianluca Masi responsabile del Virtual Telescope Project, che la definisce chiaramente una Superluna.

Come indicato, la fase di plenilunio è stata raggiunta durante la mattina del 9 febbraio, esattamente alle 08:33. Questo orario, purtroppo, in Italia ci ha fatto perdere il momento esatto della pienezza. La Luna sorta l'8 febbraio è infatti tramontata attorno alle 07:00 di oggi, dunque dovremo attendere il ritorno del satellite naturale sulla volta celeste poco dopo il tramonto del Sole, atteso per le 17:50 circa ora di Roma. Anche se il disco lunare non sarà completamente pieno, al nostro occhio risulta tale anche ore prima e ore dopo l'effettivo plenilunio, dunque lo spettacolo della Superluna di Neve non verrà di certo rovinato, meteo permettendo. L'oggetto celeste attraverserà il firmamento orientale e meridionale per tutta la notte, fino al mattino di lunedì 10 febbraio, quando tramonterà a Ovest. Durante il suo “viaggio” la Luna sarà sempre incastonata nella costellazione del Leone. Sarà un'occasione imperdibile anche per provare a fotografarla.

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