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Occhi al cielo per la Luna Ghiacciata: perché si chiama così, quando e come vederla

La Luna piena di novembre è conosciuta come Luna Ghiacciata o Luna del Castoro, nomi scelti dalla tribù di nativi americani Algonchini. In questo mese gli indiani d’America piazzavano le trappole per catturare i castori, prima che diventasse troppo freddo e le paludi ghiacciassero.
A cura di Andrea Centini
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Alle 6:23 di sabato 4 novembre la Luna raggiungerà la fase di plenilunio, che in questo mese prende il nome di Luna del Castoro (Full Beaver Moon) o di Luna Ghiacciata (Frosty Moon). Come avviene per tutti gli altri nomi delle lune piene dell'anno, essi derivano dalla tradizione degli indiani d'America, e in particolar modo da quella della tribù degli Algonchini, scelta come punto di riferimento poiché la più numerosa. I nativi americani non utilizzavano il calendario giuliano o gregoriano, ed erano soliti suddividere gli anni e i mesi attraverso un efficace calendario lunare, tenendo presente che la Luna piena ‘spunta' esattamente ogni 29,5 giorni. I nomi, come abbiamo già visto per le lune piene dei mesi passati, come la Luna Fragola di giugno, la Luna dello Storione di agosto o la Luna dei Fiori di maggio, sono tutti collegati a importanti eventi naturali che scandivano le vite delle tribù.

Quella di novembre viene chiamata Luna del Castoro poiché in questo periodo i cacciatori indiani – ma anche i colonialisti – piazzavano le trappole per catturare i castori. I grossi roditori fornivano infatti una calda pelliccia per proteggersi dai rigori dell'imminente inverno, oltre che carne saporita e nutriente per sfamare le famiglie. Una versione meno ‘cruenta' della Luna del Castoro suggerisce che il nome fu scelto poiché in questo mese i castori vanno in letargo. A causa del gelo incombente la Luna piena di novembre talvolta viene anche chiamata “Frosty Moon”, la Luna Ghiacciata o Gelata, anche se la versione privilegiata resta quella dedicata ai castori.

Dal punto di vista prettamente astronomico la Luna del Castoro si presenterà quasi come una “Superluna”, poiché essendo prossima al perigeo – cioè al punto più vicino alla Terra – apparirà più grande del normale. La vera Superluna sarà tuttavia la Luna piena del 3 dicembre, quando si troverà a poco più di 357mila chilometri di distanza; le vere Superlune, infatti, sono tutte quelle al di sotto dei 362mila chilometri di distanza, mentre la Luna piena del 4 novembre sarà appena al di sopra, a 364mila chilometri. Insomma, mancherà il ‘traguardo' per un soffio. Sorgerà alle 17:40 circa e durante la serata sarà protagonista di una spettacolare congiunzione astrale con l'ammasso stellare delle “Sette Sorelle”, le Pleiadi, incastonate nella costellazione del Toro.

[Foto di Andrea Centini]

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