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Obesità infantile, buone notizie per l’Italia: -13% in 10 anni. Ma siamo ultimi in Europa.

In dieci anni è stata registrata una riduzione del 13% nel numero di bambini italiani obesi o in sovrappeso, ma il nostro paese resta ancora il fanalino di coda in Europa. Alimentazione errata e poco movimento i principali responsabili.
A cura di Andrea Centini
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I nuovi dati snocciolati dal Ministero della Salute sull'obesità infantile italiana sono positivi in termini di tendenze, ma i numeri sono ancora troppo elevati per poter parlare di successo. Negli ultimi dieci anni, infatti, i bambini obesi o in sovrappeso sono diminuiti del 13 percento, un dato indubbiamente positivo, tuttavia l'Italia resta ancorata all'ultimo posto in Europa per numeri coinvolti. Basti pensare che secondo una recente indagine di Altroconsumo il 37 percento dei bambini tra gli 8 e i 9 anni del Centro e del Sud Italia sono risultati “in sovrappeso o francamente obesi”.

Ma veniamo alle nuove statistiche, presentate in occasione del convegno ‘Dieci anni di Okkio alla Salute: i risultati della V raccolta dati e le sfide future', svoltosi a Roma presso l’Auditorium Biagio D’Alba del Ministero della Salute. L'indagine coordinata dall'Istituto Superiore della Sanità (ISS) ha coinvolto nel programma di sorveglianza circa 50mila bambini e altrettanti genitori, in rappresentanza dell'intero territorio nazionale. Nei piccoli tra i 6 e i 10 anni, misurati attraverso procedure standard, è stata rilevata una riduzione di obesi dal 12 percento del 2008/2009 al 9,3 percento del 2016. Per quelli in sovrappeso si è invece passati dal 23,2 percento al 21,3 percento nello stesso intervallo. Come suggerisce la precedente ricerca di Altroconsumo, la maggior concentrazione di bimbi grassi si trova ancora al Centro e in Sud Italia, sebbene sia stato registrato un distacco col Nord leggermente inferiore rispetto al passato.

A rendere l'Italia il fanalino di coda in Europa sono una serie di comportamenti scorretti a tavola e non, catalizzati anche dalla “disattenzione” dei genitori. Basti pensare che il 40 percento delle madri con figli in sovrappeso o obesi ritiene che essi abbiano il peso corretto. Emblematiche del fenomeno sono alcune statistiche indicate dalla dottoressa Angela Spinelli, del Centro nazionale prevenzione delle malattie e promozione della salute: “L'8 percento dei bambini salta la prima colazione e il 33% fa una colazione comunque inadeguata, mentre il 53 percento fa una merenda troppo abbondante”. A impattare sugli equilibri alimentari anche il fatto che 1 su 5 non consuma frutta e verdura quotidianamente, mentre il 36 percento fa incetta di bevande zuccherate. Anche lo sport (e il movimento in generale) mostrano dati poco virtuosi: pochissimi bambini vanno a scuola in bicicletta o a piedi, mentre un bambino su quattro svolge giochi all'aperto e attività fisica soltanto una volta a settimana. Misure per contrastare l'obesità, come il Piano Nazionale della Prevenzione, sono già in atto, e i primi risultati, seppur timidi, sono comunque positivi.

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