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Nuova specie umana scoperta nelle Filippine: chi è l’Homo luzonensis vissuto 67mila anni fa

Dalle analisi morfologiche condotte su reperti fossili di un ominide scoperti sull’isola di Luzon, nelle Filippine, un team di ricerca internazionale ha determinato che si trattava di una specie completamente nuova, l’Homo luzonensis. Era piccolo, aveva falangi incurvate e alcuni denti simili agli australopitechi vissuti 2/3 milioni di anni fa.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Nature
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I fossili di una specie umana precedentemente sconosciuta sono stati scoperti sull'isola di Luzon, nelle Filippine, e per questo gli antropologi hanno deciso di chiamarla “Homo luzonensis”. Il nostro antico antenato, vissuto 67mila anni fa, era contemporaneo del cosiddetto “hobbit”, il piccolo Homo floranensis, trovato anch'esso nella medesima area geografica. Ciò sottolinea ancora una volta la complessità della nostra evoluzione, che ha visto la coesistenza di diverse specie umane fino al dominio assoluto dell'Homo sapiens, l'unico che oggi popola la Terra.

Reperti preziosi. Il primo reperto dell'Homo luzonensis, il terzo metatarso di un piede, fu ritrovato nella grotta di Callao sull'isola filippina nel 2007, ma era insufficiente per la classificazione della specie. Grazie a una nuova ricerca sul campo guidata dai ricercatori del Museo di Storia Naturale di Parigi sono stati trovati altri dodici fossili, appartenenti molto probabilmente a tre distinti individui, due adulti e un bambino. Tra le ossa rinvenute vi sono quelle delle mani, dei piedi e un femore, oltre a vari denti incompleti. Dalle analisi morfologiche condotte sui nuovi reperti gli scienziati coordinati dall'archeologo Florent Détroit hanno potuto determinare che appartengono a una nuova specie, l'Homo luzonensis, appunto.

Credit: Nature
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Differenze. Gli scienziati dell'istituto parigino, che hanno collaborato con i colleghi dell'Università di Poitiers, dell'Università delle Filippine e di altri atenei, hanno scoperto che i denti premolari del nostro antenato sono simili a quelli dell'australopiteco e dell'Homo erectus, mentre i molari hanno punti in comune con i nostri. Le falangi sono invece molto più incurvate di quelle dell'Homo sapiens, mostrando somiglianze con quelle degli australopitechi. Questa caratteristica suggerisce che l'Homo luzonensis fosse un abile scalatore. In base all'analisi delle ossa, inoltre, Detroit e colleghi hanno determinato che anche questo ominide era molto piccolo, più o meno come l'“hobbit”, vissuto nella stessa area tra 190mila e 54mila anni fa. I fossili più antichi di Homo sapiens trovati nella regione risalgono invece a 30-40mila anni fa, dunque non è noto se ci fu o meno un contatto fra tutte le specie. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature.

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