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Navicella russa in caduta libera: alcuni detriti potrebbero arrivare a terra

Alessandro Rossi, dell’Istituto di Fisica applicata del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifac-Cnr), ha riferito che parti del cargo potrebbero sopravvivere all’impatto con l’atmosfera.
A cura di Redazione Scienze
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Il cargo Progress (Foto Nasa).
Il cargo Progress (Foto Nasa).

7 tonnellate stanno per entrare nell'atmosfera terrestre e sono totalmente fuori controllo. Il destino della Progress, la navicella spaziale che il 28 aprile ha fallito l'aggancio con la Iss (Stazione Spaziale Internazionale), doveva rifornire gli astronauti in orbita – tra i quali Samatha Cristoforetti, di propellente, ossigeno, cibo e utensili per i lavori di manutenzione. Per gli inquilini della Stazione Spaziale il mancato rifornimento non costituisce un problema, dato che precedenti vettovagliamenti hanno provveduto a riempire la "stiva" della Iss. La perdita di controllo del cargo russo non costituisce un pericolo nemmeno per la struttura esterna della stazione orbitante.

Il pericolo potrebbe porsi sulla superficie terrestre. E' vero infatti che la Progress M-27M russa è pensata per viaggi di sola andata e che normalmente si disintegra nell'atmosfera terrestre. Tuttavia questo caso, come riportato dall'Ansa, potrebbe essere diverso. Alessandro Rossi, dell'Istituto di Fisica applicata del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifac-Cnr) di Firenze e membro del Coordinamento internazionale per il monitoraggio dei detriti spaziali (Iadc) ha infatti riferito che potrebbero resistere al passaggio nell'atmosfera sia parti del serbatoio, sia l'anello che avrebbe permesso l'aggancio alla Stazione spaziale internazionale.

Il veicolo sta girando intorno alla Terra seguendo un'ellisse che nel suo punto di maggiore vicinanza porta la Progress a 174 chilometri dalla superficie e in quello più lontano a 223 (la Stazione spaziale internazionale si trova tra i 330 km e i 435 km dalla superficie). Il destino del cargo, lungo 7 metri e dal diametro di 2,7 metri, è quello di avvicinarsi sempre di più. Al momento è impossibile stabilire quale sarà l'area potenzialmente interessata dalla caduta di detriti. Si stima che l'ingresso della navicella nell'atmosfera avverrà tra il 7 e l'11 maggio, ma è sabato 9 il giorno che con maggiori possibilità vedrà il rientro della Progress.

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