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Mummie in condizioni straordinarie, dipinti e sarcofagi decorati emergono da due tombe egizie

I recenti scavi condotti nella necropoli di El-Assasif e nelle aree limitrofe hanno fatto emergere meravigliosi reperti dell’Antico Egitto, risalenti a epoche e dinastie diverse. Fra essi vi sono sarcofagi in legno finemente dipinti e decorati, mummie in un perfetto stato di conservazione e centinaia di statuette funerarie, oltre a molti altri manufatti.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Ministero delle Antichità
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All'interno di due antichissime tombe gli archeologi egiziani hanno rinvenuto sarcofagi finemente decorati, mummie perfettamente conservate, dipinti e centinaia di manufatti dall'altissimo valore storico. I numerosi reperti, in condizioni davvero eccezionali, abbracciano epoche differenti e arrivano sino al cosiddetto Periodo tardo dell'Egitto, conclusosi attorno al 330 avanti Cristo. Le scoperte sono presentate in seno a una conferenza stampa svoltasi a Luxor, alla quale hanno partecipato il ministro egiziano delle Antichità Khaled el-Enany e il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità Mostafa Waziry.

In una delle due tombe, soprannominata TT33 e rinvenuta all'interno della necropoli di El-Assasif dell'antica città di Tebe, sono stati trovati due sarcofagi della XVII e XVIII dinastia (quella di Tutankhamon e Ramses II), risalenti a un periodo compreso tra il 1580 aC al 1292 aC. Non è chiaro a chi appartenesse il primo dei due sarcofagi in stile rishi (piuma), mentre nel secondo, splendidamente dipinto di bianco e decorato, è stata trovata la mummia di una donna chiamata Pou-you. Scoperto nel mese di ottobre, il sarcofago è stato aperto in diretta innanzi alle telecamere da studiosi dell'Institut Français d’Archéologie Orientale (IFAO) e dell’Università di Strasburgo.

Ancor più spettacolare il sarcofago nero e decorato in oro rinvenuto nella tomba classificata TT28. Al suo interno la mummia di un uomo di nome Thaw Inkhetif, uno scriba che sovrintendeva al processo di mummificazione nel tempio della divinità Mut, conosciuta come la Madre del Mondo. La tomba, nota da tempo ma parzialmente liberata dalle macerie soltanto durante i recenti scavi, è riccamente decorata da dipinti che rappresentano la vita dello scriba e quella di sua moglie, fregiata del titolo di “Cantante di Amon”.

Nella seconda sepoltura sono state trovate anche mummie (senza sarcofagi) risalenti al duemila a.C., probabilmente appartenenti a un'intera famiglia. Splendidi i numerosissimi manufatti emersi dagli scavi, tra i quali cinque maschere funerarie, un migliaio di piccole statue in vari materiali chiamate ushabti, vasi, papiri, amuleti e molto altro ancora. Tutto il materiale verrà classificato dagli esperti e sarà esposto nei musei più prestigiosi. Il Ministero delle Antichità ha recentemente annunciato che è in procinto di rilevare altri reperti straordinari, che non vediamo l'ora di scoprire.

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