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Migrazioni addio, le cicogne preferiscono la spazzatura

Uno studio evidenzia come anche questo animale abbia mutato radicalmente il proprio comportamento a causa dell’impatto antropico.
A cura di Nadia Vitali
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University of East Anglia
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Quell'amabile pennuto che, secondo la tradizione, ha il compito di portare i bambini ai genitori di tutto il mondo è sempre più distante dalla sua immagine romantica di un tempo: la cicogna bianca (o europea) ha mutato radicalmente le proprie abitudini negli ultimi anni, arrivando ad adattarsi alle peggiori usanze degli esseri umani. Uno studio della University of East Anglia ha infatti evidenziato che le cicogne hanno una passione per il cibo che trovano nelle discariche tale da portarle ad abbreviare notevolmente le proprie migrazioni.

Da uccello migratore a stanziale

La cicogna europea (Ciconia ciconia) è una tra le numerose, e sempre in aumento, specie migratorie che hanno mutato radicalmente il proprio comportamento a causa dell'influenza umana e dei cambiamenti nell'ambiente globale. Il lavoro dei ricercatori è il primo a confermare che grandi gruppi di questi volatili vivono, ormai, in prossimità di discariche: è quanto accade in Spagna e Portogallo dove le cicogne trascorrono l'intero anno, nutrendosi di quanto trovano tra la spazzatura, con soddisfazione e abbondanza. L'aspetto più inquietante – sottolineano i ricercatori – è che le direttive europee prevedono un graduale abbandono di questo sistema di smaltimento dei rifiuti: ciò potrebbe avere un impatto devastante sulle popolazioni di cicogne.

Cicogne sempre più europee

Negli ultimi venti anni, non a caso, la popolazione delle cicogne bianche è cresciuta di oltre 10 volte nel Portogallo, portando il Paese a diventare la dimora fissa di circa 14.000 uccelli invernali; ma il numero continua a crescere. Le cause e le conseguenze di questo fenomeno sono attualmente oggetto di studio ed hanno interessato anche i ricercatori della UEA che, assieme ai colleghi delle università di Lisbona e Porto e del British Trust for Ornithology, hanno seguito il percorso di 48 uccelli grazie a dei dispositivi GPS che trasmettevano la loro posizione cinque volte al giorno.

University of East Anglia
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I dati sono serviti al gruppo per tracciare i movimenti delle cicogne tra siti di nidificazione e aree in cui andavano a cercare il cibo, per indagare sui viaggi brevi come su quelli lunghi.

Una trasformazione totale

È stato così possibile osservare che la trasformazione in animali stanziali sta incidendo anche sulle abitudini riproduttive: la disponibilità di cibo, infatti, favorisce anche la riproduzione, un tempo riservata alle fasi stagionali durante le quali c'è maggior disponibilità di risorse, adesso, naturalmente, possibile per tutto l'anno. A maggior ragione, quindi, gli uccelli non hanno proprio alcuna ragione per migrare durante l'inverno in cerca di luoghi più caldi dove cercare cibo; molto meglio restare in Europa a difendere il proprio sito di nidificazione. Quello che accadrà quando la spazzatura diminuirà, quanto meno in Portogallo, non è neanche immaginabile: il processo di snaturamento delle specie è appena iniziato e, come sappiamo, in molti casi è ancora troppo difficile immaginare quali saranno gli sviluppi.

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