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Mangiarsi le unghie fa davvero venire il cancro?

Le lesioni alla matrice ungueale causate dal vizio di mordersi le unghie potrebbero dar vita a cellule cancerose responsabili di una rara e grave forma di melanoma, quello lentigginoso acrale. C’è il caso choc di una ventenne britannica col brutto vizio dai tempi del liceo, alla quale è stato amputato un pollice per evitare la proliferazione delle metastasi.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Tag24 Deutschland - Twitter / Courtney Belle Whithorn
Credit: Tag24 Deutschland – Twitter / Courtney Belle Whithorn

L'antigienico vizio di mangiarsi le unghie potrebbe essere responsabile di una rara e grave tipologia di melanoma, il cancro alla pelle più diffuso e letale. Si tratta del melanoma lentigginoso acrale nella forma subungueale, che si sviluppa proprio sotto alle unghie, sebbene ne esistano anche forme che aggrediscono le piante dei piedi e i palmi delle mani. Questa subdola neoplasia può essere facilmente scambiata con un semplice ematoma, ovvero un innocuo accumulo di sangue al di sotto dell'unghia dopo un trauma, e per questo può passare praticamente inosservata fino a quanto le cellule cancerose non iniziano a invadere il resto dell'organismo.

Ma perché mangiarsi le unghie potrebbe far insorgere questo cancro? La ragione risiede nelle lesioni che si provocano al tessuto epiteliale durante l'irresponsabile atto, un vero e proprio vizio di lunghissima durata per alcune persone, spinto magari da una condizione di stress e ansia, sebbene una recente ricerca abbia associato il vizio più a noia e frustrazione. In alcuni casi mordersi le unghie porta a danni della matrice ungueale, proprio dove si sviluppano le cellule cancerose responsabili delle “strisciate” marroncino-nerastre tipiche della neoplasia. In alcuni rari e sfortunati casi, tuttavia, alla stregua di altri melanomi questo cancro può presentarsi nella forma amelanotica, cioè priva di caratteristica pigmentazione, rendendolo ancor più subdolo e pericoloso. In altre situazioni il melanoma lentigginoso acrale si manifesta con sanguinamento continuo dalla lesione sottocutanea in assenza di traumi.

Come indicato, una condizione psicologica provata può essere la principale leva verso il vizio di mordersi le unghie, come nel caso della ventenne britannica Courtney Whithorn, alla quale è stato diagnosticato un melanoma lentigginoso acrale nella forma subungueale. La ragazza sin dai tempi del liceo era solita mordersi le unghie poiché vittima di bullismo, e da allora ha iniziato a causarsi traumi sempre peggiori alla matrice ungueale. Quello più grave è stato al pollice destro, dove si è procurata il completo distacco dell'unghia. Col tempo la ferita ha cominciato a diventare sempre più scura, ma la ragazza per lungo tempo l'ha nascosta per la vergogna.

Un giorno, accorgendosi che la pelle era diventata nera, si è decisa a recarsi da medici specialisti, ma solo per un fattore estetico. I sanitari hanno subito sospettato una condizione seria, e in seguito a una biopsia sono state individuate le cellule cancerose. Da lì la diagnosi di melanoma lentigginoso acrale subungueale. La Whithorn è stata sottoposta a una serie di interventi chirurgici, fino all'ultimo nel quale si è deciso di amputare completamente il pollice, per evitare che le cellule malate potessero raggiungere altri distretti dell'organismo. La ragazza, studentessa universitaria e appassionata di scrittura, ha dichiarato di non aver minimamente immaginato simili conseguenze per il suo brutto vizio. Insomma, mangiarsi le unghie non va evitato solo per l'igiene, ma anche perché si potrebbe rischiare una malattia gravissima. Non sempre, del resto, i melanomi sono legati alla luce solare.

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