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Luglio 2021 è stato il mese più caldo di sempre: resta pochissimo tempo per salvarci

Gli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia federale statunitense deputata allo studio del clima e degli oceani, ha determinato che luglio 2021 è stato il più caldo mai registrato sulla Terra da quando si tiene traccia delle temperature globali. Siamo sempre più vicini alla catastrofe climatica.
A cura di Andrea Centini
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Luglio 2021 è stato il mese più caldo mai registrato da quanto si tiene traccia della temperatura media del pianeta. Si tratta dell'ennesimo dato a conferma del costante incremento del riscaldamento globale, che continua a segnare nuovi record anno dopo anno, portandoci sempre più vicini alla catastrofe climatica preannunciata dagli scienziati. Secondo il nuovo rapporto “Sixth Assessment Report” dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell'ONU, il più approfondito studio sugli effetti e sull'evoluzione dei cambiamenti climatici, la responsabilità della febbre della Terra è principalmente dell'uomo. Abbiamo pochissimo tempo per rimediare ai danni che abbiamo provocato; si stima infatti che già entro il 2030 raggiungeremo 1,5° C in più rispetto all'epoca preindustriale, l'obiettivo più virtuoso dell'Accordo di Parigi sul Clima (2015). Solo mettendo un drastico freno alle emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas a effetto serra eviteremo ulteriori aumenti che ci condanneranno a “sofferenze indicibili” entro la fine del secolo. Ma i nuovi dati, come questo sul mese appena trascorso, stanno lì a dimostrarci che stiamo facendo pochissimo per arginare il disastro incombente, e che comunque sta già facendo sentire i suoi effetti, come mostrano incendi, alluvioni e ondate di calore estremo che ci hanno colpiti nelle ultime settimane.

A determinare che luglio 2021 è stato il mese più caldo della storia, o meglio, da quando viene registrata la temperatura media globale (142 anni), sono stati gli scienziati dei National Centers for Environmental Information presso la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration, l'agenzia federale statunitense deputata allo studio del clima e degli oceani. Attraverso indagini satellitari, stazioni meteo e altri punti di riferimento, è stato determinato che la temperatura combinata della terra e della superficie oceanica è stata di 0,93° C oltre la media del ventesimo secolo, di 15,8° C. Il record precedente, risalente a luglio 2016, è stato battuto di soli 0.01° C, ma è sufficiente per agguantare il primato di mese più caldo di sempre. “In questo caso, il primo posto è il peggior posto in cui trovarsi”, ha dichiarato in un comunicato stampa il dottor Rick Spinrad, amministratore della NOAA. “Luglio è in genere il mese più caldo dell'anno al mondo, ma luglio 2021 ha superato se stesso come il luglio e il mese più caldi mai registrati. Questo nuovo record si aggiunge al percorso inquietante e dirompente che il cambiamento climatico ha stabilito per il mondo”, ha aggiunto lo scienziato.

È interessante notare che secondo i dati della NASA, luglio 2021 è stato il secondo più caldo della storia, mentre per quelli della missione Copernicus dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della Commissione Europea è stato il terzo. Secondo gli esperti ciò dipenderebbe dal fatto che la NOAA non meno dati sull'Artico rispetto alle altre agenzie, tuttavia si tratta comunque di una fonte autorevolissima in tema di clima e ambiente. Le differenze, inoltre, sono nell'ordine di frazioni di grado, pertanto che si tratti del primo, del secondo o del terzo più caldo, rientra comunque nella testa della classifica, i cui “vincitori” sono stati registrati tutti negli ultimi dieci anni, considerati il decennio più caldo della storia. Secondo l'agenzia americana, nell'emisfero settentrionale della Terra la temperatura superficiale è stata di 1,54° C oltre la media, battendo il precedente record del 2012. Per quanto concerne i record regionali, luglio 2021 è stato il più caldo di sempre in Asia; il secondo più caldo in Europa (dopo quello del 2018); e tra i più roventi in assoluto per Nord America, Sud America, Oceania e Africa. Il mese scorso, infine, sulla base dei dati del National Snow and Ice Data Center, l'estensione del ghiaccio marino è stata la quarta più piccola degli ultimi 43 anni, mentre le tempeste tropicali sono risultate essere sempre più precoci e numerose rispetto al passato.

“Gli eventi estremi a cui stiamo assistendo in tutto il mondo – dalle ondate di calore da record alle piogge estreme, agli incendi devastanti – sono tutti impatti previsti da tempo e attesi in un mondo più caldo”, ha dichiarato all'AFP il dottor Zeke Hausfather, climatologo presso il Breakthrough Institute. “Continueranno a diventare più intensi fino a quando il mondo non ridurrà a zero le sue emissioni di CO2 e altri gas serra”. Come sottolineato dagli esperti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, abbiamo a disposizione pochissimo tempo e dobbiamo agire ora, in modo drastico.

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