video suggerito
video suggerito

Lovejoy, la cometa natalizia

Inaspettatamente sopravvissuta al recente incontro ravvicinato con il Sole, la cometa Lovejoy è la sorpresa nei cieli del Natale.
A cura di Nadia Vitali
24 CONDIVISIONI
Inaspettatamente sopravvissuta al recente incontro ravvicinato con il Sole, la cometa Lovejoy è la sorpresa nei cieli del Natale.

È riuscita a lasciare tutti sbalorditi provando a noi uomini, una volta di più, quanto misteriose e talvolta incomprensibili siano le meraviglie che accadono nella volta stellata sopra le nostre teste: la cometa Lovejoy era data per «spacciata» fino a pochi giorni fa e, invece, è sopravvissuta al contatto con il calore solare.

Le comete radenti come Lovejoy, infatti, sono solite passare molto vicine alla superficie del Sole e vaporizzarsi completamente, una volta giunte troppo vicine alla nostra grande stella, in una nube di vapori e polveri nata dalla distruzione del nucleo ghiacciato dell'oggetto celeste: ecco perché gli studiosi erano in paziente attesa del lampo luminoso che avrebbe salutato la morte della cometa.

E invece le cose sono andate diversamente: sebbene l'aumento di luminosità si sia verificato, con i suoi 200 metri di diametro e ad «appena» 140 000 chilometri dalla superficie di Elio, Lovejoy è sopravvissuta al suo incontro ravvicinato, circumnavigando il Sole ed uscendone quasi illesa: essa ha però perso la coda, come testimoniano le immagini del telescopio spaziale SOHO, Solar and Heliospheric Observatory, della NASA. Tuttavia il «suicidio annunciato» evocato dagli astronomi e previsto per la notte compresa tra il 15 ed il 16 dicembre, per questa volta, non si è consumato.

Lovejoy è prima sparita alle spalle del Sole, dopodiché ha fatto la sua ricomparsa per poi allontanarsi dalla stella: durante questo tragitto potrebbe aver perso la coda perché le sue componenti più volatili potrebbero essere del tutto evaporate dopo aver toccato il punto di massimo avvicinamento, il perielio; tuttavia gli scienziati non escludono del tutto l'ipotesi che, a causa di un gioco prospettico, la coda potrebbe esserci ancora ma momentaneamente non visibile.

C/2011 W3 è il nome della cometa che è più nota come Lovejoy in onore del suo scopritore Terry Lovejoy, l'australiano astronomo non professionista che l'ha osservata per il prima volta il 27 novembre di quest'anno: il suo destino, a partire da quella data, sembrava già inevitabilmente segnato. E invece la cometa ha sorpreso tutti, sopravvivendo «brillantemente» alla corona solare in cui si era tuffata.

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views