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Lo strano caso del cervo vampiro afgano

Per quanto possa sembrare strano i cervi con le zanne esistono davvero, ma a causa dei bracconieri e del mercato nero delle loro ghiandole aromatiche la loro specie potrebbe scomparire per sempre.
A cura di Juanne Pili
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Siamo tutti abituati ai pesci d'aprile, ma nella cultura anglosassone esistono anche gli scherzi di Halloween, spesso sono storie molto crude o che richiamano elementi folkloristici della ricorrenza. Così quando apparve la foto di un cervo con le zanne avvistato in Afghanistan – proprio il 31 ottobre 2014 – i più hanno pensato ad uno scherzo. Ma le cose stanno in maniera molto diversa.

Un avvistamento strano ma vero

Il problema delle fake news è lo stesso che dovrebbe insegnarci fin da piccoli la storia di Pierino e il lupo: a furia di riportare solo falsità potremmo recepire notizie poco intuitive o in contrasto col senso comune, come altrettanto false, relegandole in categorie che magari ne sminuiscono la portata. Del resto non è la prima volta che l'avvistamento di un animale si è rivelato essere una svista, come nel caso del Tilacino in Australia, animale ormai considerato estinto dagli anni '30. E' invece accertato con tutti i crismi che la scoperta della Wildlife Conservation Society (Wcs) è reale, raffigura proprio un cervo con delle zanne che gli spuntano dalla bocca, quasi come una sorta di "cervo vampiro". Del resto la Wcs è una associazione reale e con una certa autorevolezza nel suo settore. Fondata nel 1895 si occupa della difesa della Natura, soprattutto contro il suo più acerrimo nemico: noi esseri umani. Tra i suoi cavalli di battaglia c'è il Global priority species, iniziativa in difesa delle specie a rischio di estinzione.

Il cervo muschiato del Kashmir

L'animale in foto è noto come Cervo muschiato del Kashmir, ma viene definito anche Cervo vampiro del Kashmir. Per le classificazioni di settore "Moschus cupreus". Si tratta per altro di una delle sette specie "Moschidae" che vivono in Asia. Il problema è che non è facile ormai trovarne degli esemplari. L'ultimo avvistamento scientifico sarebbe stato effettuato da una spedizione danese nel lontano 1948. Le difficoltà di avvistamento sono dovute al fatto che la specie è in pericolo di estinzione, ed è quindi annoverata nella lista rossa del Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura). Due i principali fattori di rischio: la progressiva scomparsa del suo habitat naturale, ed il bracconaggio. Per ovvi motivi questo cervo è considerato un trofeo raro e ambito, ma c'è anche un'altra ragione oltre l'aspetto, infatti le sue "ghiandole aromatiche" – utili nella produzione dei profumi – sono considerate più preziose del loro peso in oro, venendo quotate nel 2014 fino a 45.000 dollari al chilogrammo. Naturalmente questo prezzo riguarda il mercato nero.

Una specie doppiamente in guerra

Stando a quanto riporta Peter Zahler (vicedirettore dei programmi asiatici della Wcs), il suo gruppo di ricerca è stato in grado di avvistare almeno cinque esemplari di cervo vampiro nella regione del Nuristan in Afghanistan, lungo il confine settentrionale col Pakistan, peccato che potrebbero anche essere gli ultimi, cosa che rappresenterebbe una perdita immensa:

I cervi muschiati sono uno dei tesori viventi dell'Afghanistan. Questa specie rara, insieme a una fauna più conosciuta come i leopardi delle nevi, è il patrimonio naturale di questa nazione in difficoltà.

Effettivamente la situazione geopolitica in cui versa ancora oggi l'Afghanistan può essere considerata un secondo fronte di guerra per il cervo vampiro, che non aiuta certo a combattere i suoi nemici più antichi: i cacciatori di frodo e i mercanti interessati alle loro ghiandole, mentre la ricchezza più grande dal punto di vista del patrimonio naturale rischia di essere compresa troppo tardi.

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