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Lieto fine per Romeo, la ‘rana più sola del mondo’: scienziati trovano Giulietta dopo 10 anni

Grazie a una spedizione scientifica finanziata con una raccolta fondi avviata su Match, un sito di incontri, gli zoologi hanno trovato in natura quattro esemplari di rana acquatica di Sehuencas, tra i quali due femmine. Si riteneva che di questa specie fosse rimasto in vita un solo esemplare allevato in cattività, Romeo, conosciuto col soprannome di ‘rana più sola del mondo’.
A cura di Andrea Centini
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Romeo, un esemplare di rana acquatica di Sehuencas (Telmatobius yuracare) che si riteneva essere l'ultimo della sua specie, ha finalmente trovato compagnia, dopo aver trascorso ben 10 anni di solitudine in un museo boliviano. Fino a qualche giorno fa era conosciuto col tristissimo soprannome di ‘rana più sola del mondo'; oggi fortunatamente non è più così, come indicato sul “suo” canale Twitter ufficiale.

La generosità dei cuori solitari. Temendo che con la morte di Romeo sarebbe molto probabilmente sparita l'intera specie, gli scienziati del Museo de Historia Natural Alcide d’Orbigny di Cochabamba e del Global Wildlife Conservation (Gwc) hanno deciso di avviare una raccolta fondi – sul sito per ‘cuori solitari' Match – per finanziare una spedizione nell'impenetrabile foresta pluviale, dove si riteneva potessero esserci ancora degli esemplari. Tutte le ricerche condotte negli ultimi 10 anni non avevano purtroppo prodotto risultati, per questo a Romeo era stato dato quel deprimente soprannome. Grazie alla simpatica ma virtuosa iniziativa, e soprattutto al buon cuore dei donatori, sono stati raccolti i 15mila dollari necessari per programmare la nuova spedizione. La ‘caccia' scientifica, terminata nei giorni scorsi, ha permesso di individuare non uno, ma ben cinque esemplari di rana acquatica di Sehuencas, tre maschi e due femmine.

Sul filo del rasoio. Anche quest'ultimo tentativo di rintracciare gli anfibi stava per andare a vuoto, dopo giorni e giorni di ricerche senza esito in un terreno difficile. Quando ormai i ricercatori stavano per perdere la speranza, la dottoressa Teresa Camacho Badani ha trovato un maschio nei pressi di una cascata. E dove c'è un maschio è molto probabile che ci siano anche delle femmine; così nei giorni successivi la Camacho e i colleghi sono riusciti a individuare gli altri esemplari, tra i quali una femmina giovane e una più matura, che hanno naturalmente deciso di chiamare Giulietta.

Una speranza per salvare la specie. Le rane catturate sono state trasferite al Centro K’ayra de Investigación y Conservación de Anfibios Amenazados de Bolivia, dove attualmente vengono sottoposte a un periodo di quarantena. Gli scienziati vogliono infatti evitare il rischio che possano far ammalare Romeo con qualche infezione. Al termine della quarantena verranno avviate le procedure per la riproduzione, con la speranza di reintrodurre quante più rane possibile e di far rifiorire le popolazioni di questa minacciatissima specie. Romeo, spiegano gli scienziati, ha un comportamento piuttosto timido, mentre Giulietta risulta essere molto intraprendente. Per gli scienziati sarà una "partner perfetta" per l'anfibio, fortunatamente non più la rana più sola del mondo.

Credit: Stephan Knoll
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