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Le stelle cadenti illuminano il giorno più corto dell’anno: è il solstizio d’inverno

Nella notte più lunga dell’anno, quella del solstizio d’inverno che cadrà giovedì 21 dicembre, il cielo sarà attraversato dalle Ursidi, l’ultimo sciame meteorico del 2017.
A cura di Andrea Centini
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Alle 17:28 di giovedì 21 dicembre scoccherà il momento del solstizio d'inverno, che coincide col giorno più corto dell'intero anno e l'inizio della stagione invernale. L'evento, che sarà accompagnato dallo spettacolo delle Ursidi, si contrappone al più amato solstizio d'estate, il giorno più lungo nell'arco dei 12 mesi che segna l'avvio della stagione estiva. Il solstizio viene determinato dall'arco apparente che il Sole ‘disegna' sulla volta celeste, la cui ampiezza varia in base all'inclinazione dell'asse terrestre e alla rotazione del pianeta.

In parole semplici, durante il solstizio d'inverno il Sole raggiunge l'elevazione minima e irradia per meno tempo la superficie dell'emisfero boreale. Per questo il giorno dura di meno, e più si sale verso nord e minore è la durata della luce. Basti pensare che a Palermo il giorno durerà circa 25 minuti in più che a Roma, e ben 55 minuti in più rispetto a Belluno, come ha sottolineato il dottor Paolo Volpini dell'Unione astrofili italiani (UAI). Nella Capitale il Sole sorgerà alle 7:34 e tramonterà alle 16:42, compiendo l'intero percorso apparente da est a ovest in appena 9 ore e 8 minuti.

Ogni anno i solstizi ritardano di circa 6 ore (5 ore 48 minuti e 46 secondi per la precisione), per questa ragione è stato introdotto l'anno bisestile ogni 4 anni, volto proprio a riallineare il calendario solare e le stagioni che altrimenti divergerebbero. Questo dettaglio spiega anche il motivo per cui la credenza su "Santa Lucia il giorno più corto che ci sia” fosse valida centinaia di anni fa, quando non venivano presi questi accorgimenti e il solstizio cadeva effettivamente il 12 o il 13 dicembre, e non il 20 o il 21 come avviene oggi.

La notte più lunga dell'anno tra il 21 e il 22 dicembre permetterà di osservare al meglio le Ursidi, l'ultimo sciame meteorico del 2017. Prodotte dalla cometa 1856 Tuttle, le meteore con radiante inquadrato nell'Orsa Minore potranno essere ammirate sin dal crepuscolo. Nel giorno del solstizio di inverno sarà presente anche una congiunzione astrale (non visibile) tra Sole e Saturno; il Signore degli Anelli, che sparirà dai cieli notturni per un po' di tempo, dall'inizio del 2018 tornerà ad essere visibile prima dell'alba.

[Credit: Duluc]

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