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Le onde dei laghi fanno tremare la Terra e non sappiamo perché

Le onde dei laghi generano veri e propri microsismi sul fondo del bacino d’acqua e nelle aree limitrofe, un fenomeno nuovo e misterioso sul quale gli scienziati stanno indagando. Potrebbe aiutare a studiare meglio geologia e cambiamenti climatici.
A cura di Andrea Centini
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La Terra trema a causa delle onde sulla superficie dei laghi, un fenomeno nuovo e misterioso del quale ancora non si conoscono le origini. Le onde producono veri e propri microsismi costanti sul pavimento dei bacini e oltre, un ‘rumore di fondo' intercettabile solo da sensibilissimi sismometri, che potrebbe aiutare gli scienziati a studiare la geologia dell'area ma anche gli effetti dei cambiamenti climatici. Quando in inverno la superficie dei laghi si congela, infatti, questi peculiari tremori svaniscono, per poi riprendere la primavera successiva grazie allo scioglimento del ghiaccio.

Microsismi simili sono già noti per il mare e gli oceani, le cui onde generano il cosiddetto ‘rumore di fondo sismico' soprattutto nelle località costiere, ma è la prima volta che il fenomeno viene osservato anche per i bacini di acqua dolce. Gli scienziati dell'Università dello Utah li hanno rilevati in sei distinti laghi negli Stati Uniti, in Cina e in Canada, ovvero il Great Slave, l'Ontario, lo Yellowstone, il Dianchi, il Fuxian e l'Erhai. Questi laghi hanno una superficie che spazia dai 210 ai 27mila chilometri quadrati, e i microsismi che producono possono essere registrati sino a 25/30 chilometri di distanza dalla riva. “È un nuovo tipo di fenomeno – ha sottolineato la dottoressa Keith Koper, ricercatrice presso l'ateneo di Salt Lake City – e non sappiamo davvero come venga creato”.

Analizzando questi misteriosi microsismi per un lungo periodo gli scienziati possono fare quella che hanno chiamato una vera e propria “scansione CT della Terra” (la Tomografia Computerizzata viene utilizzata in radiologia). Con questi dati si possono ad esempio ottenere informazioni sugli strati di materiali attraversati dalle onde sismiche, senza dover passare per esplosioni artificiali e altri metodi invasivi necessari per conoscere la composizione del suolo. Poiché le onde rispondono alle variazioni di temperatura, attraverso semplici sismometri si potrebbero monitorare le variazioni stagionali evitando i più costosi rilievi satellitari. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di capire come fanno le onde superficiali dei laghi a creare onde nel terreno, e per questo piazzeranno sismometri subacquei e a terra in diversi laghi per ottenere il maggior numero di dati. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Geophysical Research Solid Earth.

[Credit: kalhh]

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