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Le noci fanno bene al cervello e “proteggono” dalla depressione, soprattutto le donne

Ricercatori dell’Università della California hanno dimostrato che le noci sono un toccasana per la nostra salute mentale, tenendo a bada i sintomi legati alla depressione. I benefici protettivi della deliziosa frutta secca sembrano essere maggiori nelle donne, che sperimentano con più probabilità la depressione e il consumo di farmaci antidepressivi.
A cura di Andrea Centini
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Le noci sono preziose alleate della nostra salute mentale e tengono lontani i sintomi della depressione. Lo ha dimostrato un team di ricerca dell'autorevole Scuola di Medicina “David Geffen” dell'Università della California di Los Angeles. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Leonore Arab, docente presso il Dipartimento di Chimica Biologica dell'ateneo americano, sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati alimentari di 26mila persone.

La ricerca. Poiché diversi studi precedenti avevano fatto emergere un'associazione positiva tra Dieta Mediterranea (che comprende il consumo frutta secca) e depressione, Arab e colleghi hanno deciso di indagare direttamente sugli effetti delle noci, già considerate un vero toccasana per la salute del sistema cardiovascolare e delle funzioni cognitive. Per questo hanno sottoposto ai partecipanti uno specifico questionario alimentare (riferito soltanto al consumo di 1 o 2 giorni) e ne hanno valutato i sintomi depressivi nell'arco delle due settimane precedenti. Tra i fattori presi in esame vi erano lo scarso interesse nel fare le cose; la difficoltà a prendere sonno o il dormire troppo; la stanchezza; il sentirsi poco energici; la difficoltà nel concentrarsi sulle cose; il parlare in maniera “anormale” e altri ancora. I punteggi relativi alla depressione sono stati ottenuti attraverso un questionario standard chiamato NANHES (National Health and Nutrition Examination Survey).

Statistiche. Incrociando tutti i dati è emerso chiaramente che chi mangiava noci – consumo medio 24 grammi al giorno – aveva punteggi di depressione sensibilmente più bassi rispetto agli altri, anche indipendentemente da parametri influenti come reddito, età, sesso, razza, vizio del fumo e dell'alcol, indice di massa corporeo (BMI – Body Mass Index) e altro ancora. Curiosamente l'effetto "protettivo" contro i sintomi della depressione risultava essere più forte nelle donne (32 percento contro il 21 percento degli uomini), che in genere hanno maggiori probabilità di sperimentare la depressione e di consumare farmaci antidepressivi. “Le noci sono state precedentemente studiate per il loro ruolo nella salute cardiovascolare e cognitiva, e ora vediamo un'associazione con i sintomi della depressione – ciò fornisce un'altra valida ragione per includerle in un piano alimentare sano”, ha dichiarato la professoressa Arab. L'effett benefico potrebbe essere legato agli specifici elementi nutrizionali delle noci, come gli acidi grassi polinsaturi alla stregua dell'acido alfa-linoleico.

Studio da approfondire. Benché sia emersa una relazione positiva tra consumo di noci e depressione, va tenuto presente che si è trattato di un ‘semplice' studio di associazione, senza rapporto di causa-effetto. Un altro limite della ricerca risiede nel fatto che sono state valutate le scelte alimentari dei partecipanti relative a un solo giorno, o al massimo due, dunque non rappresentative di un normale modello di consumo perpetrato nel tempo. Per questo i risultati dovranno essere confermati da ulteriori indagini più approfondite. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Nutrients.

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