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Le malattie hanno un odore contagioso che fa ‘puzzare’ anche chi è sano

Un team di ricerca del Monell Chemical Senses Centre di Philadelphia ha dimostrato che gli animali malati riescono a trasmettere il proprio odore a quelli sani. Secondo gli studiosi si tratta di un meccanismo biologico che potrebbe servire a mitigare il rischio di infezione all’interno di una popolazione.
A cura di Andrea Centini
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Gli odori degli animali malati influenzano quelli degli esemplari sani, facendo emanare loro gli stessi odori di quelli non in salute. Questo meccanismo biologico, che ha un effetto a cascata sulle risposte neuroendrocrine e/o immunitarie degli animali sani, potrebbe segnalare il rischio della presenza di una malattia all'interno di una popolazione, con una potenziale influenza diretta sul comportamento dei singoli individui, sulle dinamiche sociali e persino sulla diffusione dei patogeni. A scoprirlo un team di ricerca del Monell Chemical Senses Centre di Philadelphia, Stati Uniti, che ha condotto una serie di esperimenti con modelli murini (topi).

Gli scienziati guidati dalla professoressa Stephanie Gervasi, ecologa presso la struttura della Pennsylvania, hanno innanzitutto fatto ammalare alcune cavie attraverso l'iniezione di un lipopolisaccaride, una tossina batterica non infettiva che scatena l'attivazione del sistema immunitario e altre risposte relative alla presenza di una patologia. I topi trattati sono stati rinchiusi in gabbie assieme ad animali sani, e dopo un certo periodo di tempo gli scienziati hanno introdotto altri topi, addestrati al riconoscimento dell'odore degli animali infetti annusandone le urine. Ebbene, questi topi hanno riconosciuto lo stesso identico odore nei topi sani, con alcuni esemplari in salute che emanavano persione più odore della malattia di quelli realmente infettati dal lipopolisaccaride. Lo stesso risultato è stato osservato attraverso modelli statistici predittivi, oltre che separando gli animali sani da quelli malati con un divisorio che impediva il contatto fisico ma permetteva il passaggio delle sostanze volatili.

Secondo Gervasi e colleghi l'esperimento dimostra che gli odori non solo segnalano la presenza della malattia, ma che “possono avere un forte effetto sugli individui sani che lo rivelavo”, come dichiarato dal coautore dello studio Gari Beauchamp, un biologo comportamentale. “Questo è un notevole trasferimento di informazioni attraverso l'olfatto che altera la fisiologia e che potrebbe svolgere un ruolo nella trasmissione della malattia tra gli individui in molte specie”, ha aggiunto lo studioso. Conoscere a fondo gli effetti dei segnali odorosi potrebbe aiutare a capire il modo in cui i patogeni si propagano all'interno di una popolazione. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports del circuito Nature.

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