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Le Leonidi illuminano il cielo d’autunno: quando vedere la pioggia di stelle cadenti

Originate da frammenti e polveri della cometa 55P/Tempel-Tuttle, le Leonidi sono uno degli sciami meteorici più suggestivi e affascinanti d’autunno. Quest’anno, tuttavia, non dovrebbero regalare uno spettacolo memorabile, anche a causa del disturbo della Luna – prossima alla fase di Ultimo Quarto – e del maltempo che imperversa sull’Italia.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Free-Photos
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Nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 novembre potremo ammirare nel cielo il picco massimo delle Leonidi, uno degli sciami meteorici più noti e apprezzati d'autunno, anche se non sempre così spettacolare. L'attività più intensa della corrente meteorica, che si manifesta con un maggior numero di scie luminose nel firmamento, è già iniziata tra il 17 e il 18, ma stanotte dovrebbe offrire il meglio di sé, anche se il maltempo che imperversa su tutta l'Italia e la presenza ingombrante della Luna disturberanno irrimediabilmente l'osservazione delle stelle cadenti. Per chi vorrà comunque cimentarsi nell'impresa, nel caso dovessero palesarsi sprazzi di sereno, ecco tutto quello che c'è da sapere sull'evento astronomico.

Lo sciame meteorico delle Leonidi è originato dai frammenti e dalle polveri rilasciati dalla cometa periodica 55P/Tempel-Tuttle, scoperta in modo indipendente dall'astronomo tedesco Ernst Wilhelm Tempel il 19 dicembre 1865 e dall'astronomo americano Horace Parnell Tuttle il 6 gennaio 1866. L'oggetto celeste ha un periodo orbitale di 33 anni (il tempo che impiega per fare un giro attorno al Sole), e poiché le Leonidi si manifestano al meglio per numero e intensità delle meteore quando la cometa rilascia detriti “freschi” alle sue spalle, quest'anno non dovremo aspettarci molto. L'ultimo passaggio al perielio (punto più vicino al Sole) è infatti avvenuto nel 1998, dunque dovremo attendere più di 10 anni per gli exploit più memorabili. Quando tuttavia la Terra intercetta nubi di polveri più concentrate, le Leonidi qualche bella fiammata possono regalarla anche quando siamo lontani dai periodi migliori. Lo ZHR (tasso orario zenitale) atteso, cioè il numero di scie luminose previste per ogni ora, è di circa 15.

Radiante Leonidi. Credit: Stellarium
Radiante Leonidi. Credit: Stellarium

Il nome degli sciami meteorici è sempre associato al radiante della volta celeste nel quale si trova la costellazione di riferimento, in questo caso quella del Leone. Essa sorgerà a Est – Nord/Est attorno alle 22:30, poco dopo e molto vicina alla Luna prossima alla fase di Ultimo Quarto, che verrà raggiunta martedì 19 attorno alle 22:00. Proprio a causa della vicinanza al satellite della Terra, lo spettacolo delle Leonidi sarà quasi del tutto disturbato. La Luna è infatti ancora troppo luminosa e può “oscurare” buona parte delle meteore. Se a questo dettaglio aggiungiamo il fattore maltempo e che siamo bel lungi dal momento migliore per gustarsi le Leonidi, c'è il rischio di perdersi del tutto l'affascinante spettacolo astronomico.

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