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Le donne sono più infelici degli uomini: cambia tutto solo a 85 anni e da vedove

Le donne trascorrono un’esistenza più infelice e meno spensierata di quella degli uomini, e raggiungono pace e serenità soltanto a 85 anni, in particolar modo da vedove.
A cura di Andrea Centini
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Gli uomini sono più felici e spensierati del gentil sesso per larga parte della propria vita, mentre le donne riescono a trovare pace e tranquillità soltanto dopo gli 85 anni, soprattutto in seguito al decesso del consorte. Lo ha determinato un team di ricerca del Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito, l'NHS, che ha indagato sulla salute mentale dei cittadini britannici. Il quadro emerso dallo studio conferma l'opinione diffusa secondo la quale la maggior empatia femminile porta le donne a preoccuparsi di più, in particolar modo per le questioni famigliari, e ciò si riflette sulla loro salute mentale. Non è un caso che stress, ansia, depressione e altre condizioni analoghe colpiscano maggiormente il sesso femminile.

Dai dati raccolti dal National Health Service si evince che questa disparità con gli uomini si manifesta sin dalla giovinezza. Basti pensare che già nella fascia di età tra i 16 e i 24 anni ben il 28 percento delle donne coinvolte nell'indagine presenta problemi di salute mentale, contro il 16 percento dei maschi. Nei giovani adulti tra i 25 e i 34 anni si determina una condizione di equilibrio, con entrambi i sessi colpiti da problemi mentali nella stessa percentuale, ovvero il 18 percento. Terminata questa fase, la condizione femminile torna nuovamente a precipitare: tra i 45 e i 54 anni sono infatti il 24 percento delle donne a soffrire di disturbi mentali. Il dato peggiora sino agli 85 anni, quando avviene una sorta di inversione con lo status degli uomini.

A questa età, infatti, le donne riescono a trovare pace e tranquillità, essendosi ormai liberate della maggior parte delle responsabilità affrontate per tutta la vita, come ha indicato la professoressa Kate Lovett del Royal College of Psychiatrists, l'autrice principale dello studio. Non a caso i risultati di benessere superiori sono stati registrati tra le ultraottantenni rimaste vedove.

[Credit: Sentient Observer]

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