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Covid 19

L’attività fisica regolare può proteggerti da ricovero e morte per Covid

Analizzando gli esiti clinici dell’infezione da coronavirus SARS-CoV-2 in circa 50mila pazienti americani, un team di ricerca guidato da esperti di medicina dello sport del Kaiser Permanente Medical Center ha dimostrato che chi faceva attività fisica regolare aveva un rischio sensibilmente inferiore di essere ricoverato e morire per COVID-19.
A cura di Andrea Centini
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L'attività fisica è un vero toccasana per la salute, tanto che secondo un recente studio dell'Università Simon Fraser (Canada) basterebbero 150 minuti di esercizio a settimana per ridurre dell'8 percento il numero di decessi nel mondo. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda 30 minuti di attività fisica (moderata) per 5 giorni alla settimana o 75 minuti di intensa attività aerobica per mantenersi in salute; non a caso sempre più medici la prescrivono come una vera e propria medicina. Non c'è dunque da stupirsi che svolgere regolarmente attività fisica possa offrire benefici anche in caso di contagio dal coronavirus SARS-CoV-2, come dimostrato da un nuovo studio. Chi si mantiene costantemente in allenamento, infatti, in caso di COVID-19 ha un rischio sensibilmente inferiore di sviluppare complicazioni, essere ricoverato in ospedale, finire in terapia intensiva e morire per la patologia.

A dimostrarlo è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati del Kaiser Permanente Medical Center di Fontana (California), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Southern California Permanente Medical Group di Pasadena, dell'Università della California di San Diego e del Dipartimento di Economia del Pomona College di Claremont. Gli scienziati, coordinati dal professor Robert E. Sallis, medico di famiglia e di medicina dello sport presso l'istituto californiano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato gli esiti clinici di circa 50 mila pazienti americani contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2 tra il primo gennaio 2020 e il 21 ottobre dello stesso anno. Tutti quanti avevano segnalato i propri livelli di attività fisica. Tra i partecipanti, con un'età media di 47 anni e in maggioranza donne (61,9 percento), il 6,4 percento si allenava con costanza; il 14,4 percento era costantemente inattivo e il restante si esercitava saltuariamente.

Il professor Sallis e i colleghi hanno messo a confronto l'evoluzione clinica della COVID-19 fra i tre gruppi di partecipanti, determinando che quelli costantemente inattivi avevano esisti sensibilmente peggiori. Chi era inattivo, infatti, aveva più del doppio delle probabilità di finire in ospedale degli attivi; aveva una probabilità 1,73 maggiore di essere ricoverato in terapia intensiva e una probabilità 2,49 volte superiore di morire. L'inattività rappresentava il rischio più alto di morire per COVID-19 assieme all'aver ricevuto un trapianto e avere un'età superiore ai 60 anni. Il rischio di morire, finire in ospedale e in terapia intensiva era maggiore anche rispetto a chi si esercitava senza costanza, dunque l'esercizio fisico offriva sempre un certo beneficio, sebbene l'allenamento regolare offrisse lo “scudo” migliore.

“Ciò che mi ha sorpreso di più di questo studio è stata la forza dell'associazione tra inattività e scarsi risultati per COVID-19. Anche dopo aver incluso nell'analisi variabili come l'obesità e il fumo, abbiamo visto che l'inattività era ancora fortemente associata a probabilità molto più elevate di ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva e morte rispetto a un'attività fisica moderata o a qualsiasi altra attività”, ha dichiarato la coautrice dello studio Deborah Rohm Young. “Cammina 30 minuti al giorno, 5 giorni alla settimana a un ritmo moderato e questo ti darà un tremendo effetto protettivo contro COVID-19”, le ha fatto eco il professor Sallis, sottolineando che la camminata moderata è quella che non ti permette di cantare per la fatica, ma ti permette ancora di parlare. “Continuo a credere che l'esercizio fisico sia una medicina che tutti dovrebbero prendere, specialmente in quest'epoca di COVID-19”, ha concluso in un comunicato stampa l'esperto. I dettagli della ricerca “Physical inactivity is associated with a higher risk for severe COVID-19 outcomes: a study in 48 440 adult patients” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata British Journal of Sports Medicine.

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