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La vendemmia di “super uva” resistente ai parassiti è un successo: addio ai pesticidi

L’azienda Parco del Venda di Vo Euganeo ha raccolto i primi frutti dei 4mila vitigni resistenti ai parassiti che ha piantato tre anni fa. Le viti della varietà Merlot Khorus e Cabernet Volos, che non necessitano di trattamenti con pesticidi, sono state selezionate e brevettate da scienziati dell’Università di Udine, che le hanno ottenute dopo centinaia di incroci.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Parco del Venda di Vo Euganeo
Credit: Parco del Venda di Vo Euganeo

La prima vendemmia sui Colli Euganei di uva resistente ai parassiti – e che dunque non necessita di trattamenti con pesticidi – è stata fatta grazie alla lungimiranza dell'azienda Parco del Venda di Vo Euganeo, che ha piantato 4mila "super viti" nei propri vigneti. Le piante sono di varietà selezionate dagli scienziati dell’Istituto di genomica applicata (IGA) e dell’Azienda agraria “Antonio Servadei” dell'Università di Udine, che attraverso centinaia di incroci hanno ottenuto viti in grado di resistere a fitopatologie diffuse come l'oidio o “mal bianco” – una malattia causata da funghi ascomiceti – e alla peronospora provocata da protisti. Il risultato è un vino sostenibile e amico dell'ambiente, dato che non necessita di alcuni tipo di intervento con antiparassitari.

Un progetto che ha avuto inizio qualche anno fa e che oggi si concretizza nella raccolta delle prime uve a bacca rossa…

Gepostet von Azienda vitivinicola Parco del Venda am Donnerstag, 16. August 2018

Ad annunciarlo con orgoglio la stessa azienda sui propri profili social, ma anche la Coldiretti di Padova, che ha rilasciato un comunicato stampa per celebrare l'evento. Gli scienziati dell'ateneo di Udine hanno sviluppato dieci varietà di queste viti, tutte coperte da brevetto europeo e internazionale dal 2015; quelle coinvolte nella prima grande vendemmia di successo in Veneto sono le Merlot Khorus e Cabernet Volos, caratterizzate da uve a bacca rossa. Le viti resistenti alle malattie, piantate nei vigneti dei Colli Euganei tre anni fa, “presentano inoltre una quota preponderante di genoma di Vitis vinifera e una quota del tutto minoritaria, non più del 5-10% appartenente ad altre Vitis portatrici di geni di resistenza”, ha dichiarato Michael Toniolo dell'azienda Parco del Venda. Nei Colli Euganei sono stati i primi produttori per la vendemmia 2018 e tra i primi in tutto il Veneto.

Toniolo ha dichiarato che per stappare le prime bottiglie di vino sarà necessario attendere il 2019, tuttavia l'uva raccolta nella terza settimana di agosto “sta già regalando i primi profumi e un colore molto intenso”. Insomma, ci sono tutti i presupposti per un buon vino “nel totale rispetto della natura”. Da parte del presidente di Coldiretti Padova, Massimo Bressan, il plauso all'azienda per aver investito in quella che definisce la viticoltura del futuro. Del resto gli studiosi dell'ateneo friulano hanno lavorato per otre 15 anni prima di ottenere le “magnifiche dieci”, un lavoro lungo, complesso e certosino, che sta offrendo alle prime aziende coraggiose non solo un vino totalmente ecosostenibile, ma anche il risparmio sui costi dei pesticidi, come ad esempio quelli a base di rame e zolfo che sono tra i più utilizzati contro le infestazioni fungine. L'azienda Parco del Venda di Vo Euganeo è così soddisfatta dei risultati che ha annunciato di voler sostituire i vecchi vigneti con le rivoluzionarie qualità resistenti.

[Credit: Parco del Venda di Vo Euganeo]

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