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La tarantola sguscia dalla sua vecchia ‘pelle’: le inquietanti immagini della muta

Lo Zoo e Giardino Botanico di Cincinnati ha diffuso un video time-lapse che in 40 secondi concentra 7 ore, il tempo necessario a una grossa tarantola messicana ginocchia rosse per liberarsi del suo vecchio esoscheletro. Il ragno se lo sfila adagiato sul dorso come un paio di jeans strettissimi.
A cura di Andrea Centini
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Un grossa e pelosa tarantola si dimena in modo inquietante durante la muta, per liberarsi dell'ormai troppo stretto e vecchio esoscheletro. È la protagonista di un video diffuso dallo Zoo e Giardino Botanico di Cincinnati, Stati Uniti, un time-lapse di 40 che secondi concentra sette ore di fatiche del corpulento aracnide, una tarantola messicana ginocchia rosse (Brachypelma smithi). A rendere particolarmente angosciante il filmato è proprio la sequenza accelerata dei fotogrammi, che fanno tremare le zampe del ragnone come fosse in preda a convulsioni. Un vero e proprio ‘regalo' per gli aracnofobici. Potete ammirarlo qui di seguito.

Dal punto di vista squisitamente scientifico si tratta di un documento molto istruttivo, dato che mostra il comportamento e le movenze del ragno in una fase cruciale della sua vita. Questa specie di tarantola, che vive nelle foreste messicane, da adulta compie la muta una volta l'anno, mentre gli esemplari giovani possono farla più volte nell'arco dei dodici mesi. Come in tutti gli artropodi, anche il suo esoscheletro ha dimensioni fatte e finite, e deve liberarsi del vecchio ‘costume' se vuole crescere, un processo laborioso che la espone ai predatori. Per questo in natura il ragno sigilla la propria tana con la seta e ricopre l'entrata con vegetali, garantendosi tutta la privacy necessaria per la delicata operazione.

Come si può osservare nel filmato, la tarantola si gira sul dorso e si libera dell'esoscheletro come faremmo noi con un paio di scomodi e strettissimi jeans. Il primo atto è spingere del fluido addominale verso la testa, producendo una pressione che fa letteralmente esplodere il vecchio esoscheletro soprastante. Dopo averlo allentato a sufficienza inizia a sfilarselo lentamente fino a quando non se ne libera. Al termine del processo, il nuovo e fiammante esoscheletro che si accresceva sotto al vecchio, inizia a irrigidirsi, ma sono necessari alcuni giorni prima che la cheratina si indurisca totalmente. Per questo il ragno resta a digiuno fino a quando non sarà totalmente pronto. Uno degli aspetti più interessanti della muta risiede nel fatto che il ragno può rigenerare arti eventualmente perduti e organi. Senza contare la peluria sensoriale rinnovata e la pulizia da fastidiosi parassiti.

La tarantola messicana ginocchia rosse si chiama così per le peculiari bande arancioni che attraversano le sue zampe. Pur essendo di grandi dimensioni è un ragno docile, con un veleno poco tossico per l'essere umano (a meno che non si inneschi uno choc anafilattico). Non sono comunque noti decessi a causa dei suoi morsi. Per la sua ‘bellezza' si tratta di un aracnide molto apprezzato come animale domestico, per questo le continue catture in natura rappresentarono in passato un rischio per la specie. Oggi, proprio per l'estrema diffusione nei terrari, non è più considerato in pericolo immediato, ma è inserito con codice NT nella Lista Rossa della IUCN, cioè prossimo alla minaccia.

[Credit: Natasa Stuper]

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