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La Superluna dei Fiori splende sull’Italia, è l’ultima dell’anno: come e quando vederla

Giovedì 7 maggio potremo ammirare nel cielo la spettacolare Superluna dei Fiori, la quarta e ultima dell’anno. Il satellite della Terra risulterà più grande e luminoso a causa della sua vicinanza, prossima al perigeo, la distanza minima dalla Terra. Il nome è legato alla tradizione dei nativi americani Algonchini, che hanno deciso di omaggiare l’esplosione di fiori tipica di questo mese.
A cura di Andrea Centini
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Luna Piena. Credit: Andrea Centini
Luna Piena. Credit: Andrea Centini

Alle 12:45 di giovedì 7 maggio la Luna raggiungerà la fase di plenilunio, che in questo mese prende il nome caratteristico di “Luna Piena dei Fiori”. L'appellativo, come sempre, è legato alla tradizione dei nativi americani Algonchini, che adottavano un calendario lunare, diverso dal nostro gregoriano. Il plenilunio di maggio 2020, tuttavia, non sarà una semplice Luna dei Fiori, ma una Superluna dei Fiori, poiché si troverà prossima al perigeo, cioè al punto più vicino alla Terra. Dunque risulterà leggermente più grande e luminosa ai nostri occhi. Si tratterà della quarta Superluna dell'anno, dopo quelle di febbraio, marzo e aprile, ma anche dell'ultima. Per assistere nuovamente a questo spettacolo, infatti, dovremo attendere fino al 2021. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi questo affascinante evento astronomico.

Come specificato, il satellite della Terra raggiungerà la pienezza alle 12:45, tuttavia a quell'ora non sarà visibile dall'Italia, dato che starà orbitando al di sotto dell'orizzonte. Dovremo attendere il suo sorgere, che avverrà alle 20:25 ora di Roma. L'orario in cui vedremo spuntare il disco lunare all'orizzonte (a Est, come tutti i pleniluni) varia in base alla posizione geografica, e si spazia dalle 19:58 di Lecce alle 20:54 di Torino. Anche se la pienezza sarà raggiunta circa otto ore prima, non sarà un grosso ostacolo per godere dell'osservazione: la Luna appare infatti piena diverse ore prima e dopo il momento esatto del plenilunio, tanto che già la notte di mercoledì 6 maggio un occhio non esperto potrebbe credere di ammirare una vera Luna Piena.

Ricordiamo che il termine Superluna non ha alcuna valenza scientifica, ma viene utilizzato anche da molti scienziati ed esperti di Astronomia per sottolineare il fascino del fenomeno. Il satellite naturale dista in media circa 384mila chilometri dalla Terra, e vengono considerate superlune tutte le lune piene che si verificano al di sotto dei 362mila chilometri. La Superluna dei Fiori si troverà al perigeo (359.655 chilometri) esattamente alle 5:05 del mattino di giovedì 7 maggio. Grazie a queste combinazioni fortunate, la prossima Superluna “apparirà poco più del 5% più grande e il 10-15% più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto”, ha spiegato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, che trasmetterà una diretta streaming dello spettacolo astronomico. Fortunatamente, il 7 maggio il cielo dovrebbe essere sereno su tutto lo Stivale, dunque potremo assistere all'evento senza preoccuparci troppo del meteo.

Ma perché il plenilunio di maggio si chiama Superluna dei Fiori? I nomi dati ai pleniluni dagli Algonchini venivano scelti sulla base degli eventi naturali più significativi per la comunità, e nel mese corrente quello più rilevante era l'esplosione di fiori, colori e profumi che permeava il paesaggio nordamericano. La Luna Piena dei Fiori è conosciuta anche con altri due nomi: “Luna della semina del mais”, perché questo è il periodo migliore dell'anno per procedere alla coltivazione del cereale, e “Luna del Latte”, poiché l'alimento ottenuto dagli animali in questa parte dell'anno risultava più saporito e nutriente, grazie agli abbondanti pascoli primaverili.

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