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La sensitiva ha predetto la Terza guerra mondiale? Calmi, ha toppato un sacco di volte

Come Nostradamus anche Baba Vanga avrebbe previsto diversi fenomeni disastrosi, peccato che ogni volta ce lo dicono “a babbo morto”.
A cura di Juanne Pili
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Baba Vanga è stata una sensitiva bulgara vissuta nel Secolo scorso. Secondo gli autori che hanno pubblicato libri sulla sua presunta chiaroveggenza è stata una sorta di Nostradamus al femminile. Le ultime predizioni attribuitele riguardano una imminente Terza guerra mondiale. Effettivamente il paragone è azzeccato, anche riguardo al suo predecessore si ricama parecchio. Come per il caso della Oop art e della pareidolia è possibile trarre messaggi predittivi in qualsiasi testo, basta ignorare il contesto originale e attribuire un rapporto causale ad una somiglianza coi temi attuali.

Cosa non va nelle predizioni finora pubblicate

Non a caso Anche a Baba Vanga viene attribuita la predizione dell'11 settembre. A lei ne vengono attribuite anche di originali: quella di uno tsunami nel 2004, il disastro nucleare di Fukushima e la nascita di Isis. Infine recentemente gli si attribuisce anche la predizione di una Terza guerra mondiale. Richard Saunders vicepresidente dell'associazione Australian Skeptics Inc (una sorta di Cicap australiano), ha studiato il caso di questa mistica signora riscontrando le solite anomalie che troviamo quando si affronta il tema della parapsicologia.

Dubbi sulla natura delle predizioni

Negli ultimi otto anni tutte le predizioni attribuite alla sensitiva bulgara risultano avere una precisione che non supera il 5%, sempre in circostanze nelle quali queste risultano abbastanza banali. Anche la più recente sulla Terza guerra mondiale è chiaramente condizionata dalle circostanze geopolitiche attuali. Così come nel caso di Nostradamus non sono mai state annunciate previsioni con un certo anticipo sul fenomeno in questione. Nessuno ha mai allertato i cittadini di New York prima degli attacchi alle Torri gemelle, precisando che tutto era stato già scritto da un profeta francese secoli prima. Tra i fenomeni che spiegano le predizioni attribuitele quello del "cherry picking", ben noto anche quando si devono prendere in esame gli articoli scientifici prima della pubblicazione (peer review), le varie traduzioni e interpretazioni finora prodotte hanno subito spesso variazioni a seconda del contesto storico in cui venivano annunciate. Pare che circolino anche scritti attribuiti direttamente a lei, cosa poco probabile, dato che si trattava di una semianalfabeta. Questo è fondamentale perché nulla ci garantisce l'autenticità delle affermazioni attribuitele.

Cos'è il cherry picking?

Questo termine – che letteralmente richiama alla tentazione di raccogliere sempre più ciliegie (una tira l'altra) – caratterizza in particolare il cosiddetto "bias di conferma", consiste nel selezionare solo i dati che confermano le proprie tesi, ignorando quelli che le smentiscono. Anche nel fenomeno della "profezia che si auto-avvera" – noto in psicologia – troviamo esempi di cherry picking: ci convinciamo che una persona sia "negativa", quindi ci comporteremo in modo diffidente con lei, ricordando solo suoi comportamenti che ci sembrano ostili dimenticando quelli cortesi, magari interpretandoli come "ruffiani", così a lungo andare questa persona coglierà la nostra diffidenza reagendo di conseguenza, diventando di fatto quel soggetto negativo che supponevamo essere fin dall'inizio.

Ansia da guerra mondiale

Solo prendendo per accertate le previsioni precedenti è possibile dare credito alle più recenti attribuitele:

Nel 2043 il califfato prenderà Roma e … in questi anni scoppierà una guerra mondiale di tipo nucleare che porterà moltissimi morti dovuti al cancro delle radiazioni.

Certamente la situazione attuale è critica, sappiamo che anche i russi potrebbero dotarsi di una super-bomba non atomica e che Isis per quanto in crisi non sia ancora del tutto sconfitta, ma se ci si vuole informare sulle previsioni riguardo il futuro meglio rivolgersi alla letteratura geopolitica.

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