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La pulsar più lenta di sempre scoperta dal giovane studente Chia Min Tan

Lo studente di dottorato dell’Università di Manchester ha scoperto la lentissima pulsar grazie al radiotelescopio Low-Frequency Array (LOFAR). L’oggetto celeste, una stella di neutroni che emette raggi radio, ruota in 23,5 secondi, 15mila volte più lentamente della pulsar più veloce. È stata individuata nella costellazione di Cassiopea, a 5.200 anni luce dalla Terra.
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A cura di Andrea Centini
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Credit: University of Manchester
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Il giovane studente di dottorato Chia Min Tan ha scoperto la pulsar (stella di neutroni) più lenta di sempre: l'oggetto celeste compie infatti una rotazione ogni 23,5 secondi, tre volte più lentamente del precedente record. Il dato è straordinario anche perché la stella di neutroni in questione, individuata nel cuore della costellazione di Cassiopea a 5.200 anni luce dalla Terra, è 15mila volte più lenta della più rapida, che compie una rotazione in appena 1,4 millisecondi, pari a 716 volte al minuto e a 42.960 al minuto.

Chia Min Tan è uno studente della Scuola di Fisica e Astronomia presso il Centro di Astrofisica “Jodrell Bank” dell'Università di Manchester, e ha identificato la stella di neutroni durante analisi condotte con il grande radiotelescopio Low-Frequency Array (LOFAR), una rete di 51 antenne il cui cuore pulsante si trova nei Paesi Bassi. Alla scoperta ha partecipato un team di ricerca internazionale composto da studiosi provenienti da tutto il mondo. Tra essi vi sono radioastronomi del gruppo ASTRON (Netherlands Institute for Radio Astronomy) che gestisce il LOFAR, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), del Max-Planck-Institut tedesco e di molti altri istituti.

Le stelle di neutroni pulsar funzionano alla stregua di radiofari cosmici; nascono dopo l'esplosione di una stella di grande massa – una supernova – che collassa quando esaurisce il “carburante” per le reazioni nucleari. Hanno un diametro di pochi chilometri ma una massa elevatissima, che può essere sino a tre volte quella del nostro Sole. L'emissione radio della pulsar appena scoperta dura appena 200 millisecondi, proprio per questo è stata una grandissima fortuna riuscire a intercettarla, come dichiarato dallo stesso Chia Min Tan: “L'emissione radio che proviene da una pulsar agisce come un faro cosmico e puoi vedere il segnale solo se il segnale radio è rivolto verso di te, in questo caso il raggio è così stretto che potrebbe facilmente mancare la Terra”.

In base ai calcoli del suo scopritore, la lentissima pulsar ha circa 14 milioni di anni, ma è dotata di un potente campo magnetico. “Questa scoperta è stata completamente inaspettata: siamo ancora un po' scioccati dal fatto che una pulsar possa girare così lentamente e creare ancora impulsi radio. Probabilmente le pulsar radio possono essere più lente di quanto ci aspettiamo. Questo sfida e amplia le nostre teorie su come brillano le pulsar”, ha dichirato Jason Hessels, membro di ASTRON e docente all'Università di Amsterdam.

La prima pulsar fu scoperta da Jocelyn Bell Burnell nel 1967 grazie a un radiotelescopio costruito assieme al suo supervisore, il professor Antony Hewish. La Burnell tuttavia non vinse il Nobel , che venne invece assegnato al suo docente. Proprio per essere risarcita da questa tremenda beffa, che scatenò diverse polemiche, la studiosa è stata recentemente premiata col prestigioso Breakthrough Prize da 3 milioni di dollari, che utilizzerà per istituire una borsa di studio dedicata a donne e minoranze etniche. Non è escluso che lo stesso Chia Min Tan possa ricevere qualche premio scientifico per la sua emozionante scoperta, in grado di offrire un nuovo punto di vista su questi affascinanti oggetti celesti. I dettagli sulla scoperta della pulsar sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The Astrphysical Journal.

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