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La prima cometa di Natale “aliena” si sta avvicinando alla Terra: come vederla

Sabato 28 dicembre la cometa interstellare 2I/Borisov – la prima mai individuata nel Sistema solare – raggiungerà il perigeo, ovvero il punto più vicino alla Terra. A causa della sua luminosità estremamente bassa e in diminuzione, per osservarla in tempo reale sarà necessario un telescopio molto grande, oppure ci si può “accontentare” della fotografia a lunga posa. Ecco tutto quello che c’è da sapere per trovarla sulla volta celeste.
A cura di Andrea Centini
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La cometa aliena 2I / Borisov. Credit: NASA, ESA e J. DePasquale / STScI
La cometa aliena 2I / Borisov. Credit: NASA, ESA e J. DePasquale / STScI

2I/Borisov, la prima cometa “aliena” scoperta nel Sistema solare, sabato 28 dicembre raggiungerà la distanza minima dalla Terra, il perigeo, per poi sparire di nuovo nello spazio profondo. Si tratterà di un'occasione imperdibile per provare a osservarla al telescopio, anche se sarà un'impresa piuttosto complicata, soprattutto a causa della strumentazione necessaria. L'oggetto ha raggiunto la massima luminosità negli scorsi giorni, subito dopo il perielio (il passaggio più vicino al Sole) effettuato l'8 dicembre, dunque si sta lentamente “spegnendo” durante il suo lungo e misterioso peregrinare verso l'ignoto.

Scoperta il 30 agosto di quest'anno dall'astronomo amatore Gennady Borisov, la cometa è il secondo oggetto interstellare individuato nel Sistema solare; il primo fu il “sigaro spaziale” Oumuamua, intercettato da un telescopio alle Hawaii. Vederla è un vero e proprio sogno per moltissimi appassionati di astronomia, ma come indicato non sarà affatto semplice, in particolar modo per gli osservatori che si trovano nell'emisfero boreale. La cometa transita infatti molto bassa nel cielo sudorientale, dalle parti della costellazione dell'Idra e della costellazione del Cratere, nel cui cuore sorge nel pieno della notte. Per questo è agevolato chi si trova nell'emisfero australe.

Come suggerito dal dottor David Jewitt, un astronomo planetario dell'Università della California di Los Angeles (UCLA), si dovrebbe optare per un telescopio di un metro di diametro e spostarsi il più lontano possibile dall'inquinamento luminoso delle città, magari salendo su una montagna. Un telescopio con uno specchio così grande è ben oltre il concetto di “strumento amatoriale”, e supera abbondantemente i 20/30 centimetri di diametro che potrebbero essere sufficienti per vedere a malapena una macchiolina sfocata nell'oculare. Sfruttando la fotografia a lunga posa, montando una reflex o una camera CCD sul telescopio, sarà tuttavia possibile immortalare la coda della cometa anche con uno strumento di piccole dimensioni. Certo, non la si potrà vedere con i propri occhi e in tempo reale, ma il risultato sarà pressoché garantito, a patto di seguire una procedura non proprio semplicissima.

Per trovare la posizione esatta della cometa sulla volta celeste sarà sufficiente collegarsi al sito The Sky Live cliccando su questa pagina, dove potrete inserire tutti i dati della vostra posizione geografica. Grazie ad essi potrete ottenere le coordinate celesti (ascensione retta e declinazione) della cometa 2I/Borisov da inserire nel computer della montatura del telescopio. Un perfetto allineamento dello strumento, che dovrà essere dotato di astroinseguitore motorizzato, sarà ovviamente necessario per non mancare la posizione della cometa. Sottolineiamo che l'osservazione dell'oggetto interstellare richiede una certa conoscenza astronomica, dunque consigliamo ai non appassionati di rivolgersi a circoli di astrofili o a osservatori. In questo periodo in molti non mancheranno l'occasione di immortalare la prima cometa aliena entrata nel nostro sistema.

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