La pelle del pesce tilapia cura le ustioni: come fa a ridurre il dolore
Una equipe di medici e scienziati brasiliani del Centro di ricerca e sviluppo dei farmaci (NPDM) presso l'Università Federale del Ceará (UFC) ha messo a punto un'innovativa tecnica per curare le ustioni basata sulla pelle dei pesci tilapia, che viene trattata e collocata sulle ferite. Dopo due anni e mezzo di intensa sperimentazione, nel mese di luglio dello scorso anno sono stati coinvolti i primi trenta pazienti volontari con ustioni di secondo grado e gravi, un numero che è cresciuto costantemente nei mesi successivi grazie agli effetti particolarmente positivi del curioso trattamento.
Dal punto di vista squisitamente clinico, la pelle di tilapia non risulta sensibilmente più efficace delle creme tradizionali, dato che le tempistiche e i risultati della guarigione sono più o meno i medesimi, tuttavia essa rappresenta un passo avanti sostanziale nel trattamento del dolore e non solo. Una terapia basata sulla sulfadiazina argentica, infatti, prevede l'applicazione quotidiana di bende e creme, inoltre le ferite vanno mantenute pulite con saponi antibatterici. Si tratta di procedure standard ma che per i pazienti rappresentano una vera e propria “tortura”; non a caso si fa incetta di antidolorifici per sopportarle.
La pelle di tilapia, dopo l'opportuno trattamento di decontaminazione, rimozione di scaglie, muscoli e perfino del cattivo odore, va invece applicata una sola volta, modellandola in base al profilo delle ferite. Grazie alle elevate concentrazioni di collagene presente naturalmente riesce a minimizzare la perdita di liquidi e plasma, riducendo il rischio di infezione e “accelerando” il percorso di guarigione di uno/due giorni circa. I benefici, come ha sottolineato il professor João Neto, uno dei coordinatori della ricerca, sono anche di altro tipo. “Uno dei nostri indicatori è la durata del soggiorno dei pazienti in ospedale. Con una guarigione più efficace, tornano più rapidamente a casa. Questo prodotto offre molti vantaggi, dall'umanizzazione alla riduzione dei costi sanitari, dato che i pazienti ustionati sono complessi da trattare e hanno un costo elevato per il governo”.
Tra i primi casi trattati con successo quello della trentaseienne Maria Ines, una cameriera di Russas, investita dall'esplosione di una bombola di gas che le ha provocato ustioni su collo, viso, braccia e mani. “È stata davvero un'esperienza bizzarra”, ha sottolineato la paziente. “Mi sentivo come se stessi in un film di fantascienza quando la pelle di pesce tilapia è stata applicata. In un primo momento la pelle di pesce era veramente fredda, ma dopo pochi minuti non sentivo più dolore e la trovavo fresca e confortevole”. I pesci tilapia sono tra i più consumati in assoluto, per questo le strutture impegnate nel progetto stanno ricevendo moltissime donazioni di pelle. Nel 2018 dovrebbe completarsi la fase sperimentale e i ricercatori sperano di estendere il trattamento in tutto il Brasile e successivamente di esportarlo nel resto del mondo.
[Foto di Caters News Agency]