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La NASA va a caccia di vita aliena su Europa e pensa di trovarla

Europa, uno dei quattro satelliti galileiani di Giove, è ritenuto uno dei corpi celesti più promettenti dove scovare vita aliena. La NASA sta progettando le fasi iniziali di una missione che dovrebbe partire entro i prossimi dieci anni.
A cura di Andrea Centini
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lander cover

Un team di ingegneri e astronomi della NASA ha preparato il progetto di un lander destinato all'esplorazione della superficie di Europa, una delle lune ghiacciate di Giove, che da anni è fortemente sospettata di ospitare forme di vita extraterrestre. La missione, stando agli autori del documento, dovrebbe diventare realtà entro una decina di anni, con l'approdo della sonda sul satellite previsto nel 2031. La vita su Europa, tuttavia, potrebbe essere rivelata molto prima grazie alla missione dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) chiamata Jupiter Icy Moon Explorer (JUICE), che partirà nel 2022 con l'invio di un orbiter (una sonda orbitante, non un lander) per esplorare Ganimede, Callisto e la stessa Europa, ovvero le tre lune ghiacciate di Giove. Questi tre corpi celesti, assieme ad Io, formano i cosiddetti satelliti galileiani di Giove, così chiamati poiché scoperti da Galileo nel lontano 7 gennaio 1610.

La nuova missione della NASA si trova ancora nella "pre-fase A" e dovrà essere approvata dai piani alti dell'ente governativo americano, tuttavia gli scienziati hanno già le idee chiarissime su come verrà impostata e hanno messo a punto tutto la strumentazione che il lander dovrà equipaggiare. Fra i vari strumenti citati nel documento, un sofisticato sistema di telecamere, un'antenna particolarmente sensibile per le comunicazioni, un geofono per studiare l'attività geologica, uno spettrometro di massa ma soprattutto un piccolo trapano associato a sensori, che dovrebbe scavare per circa dieci centimetri la crosta ghiacciata. La presenza della vita su Europa, secondo gli studiosi, è infatti probabile all'interno degli oceani, che dovrebbero trovarsi appena al di sotto della crosta solidificata. Un importante indizio venne trovato nel 2013, quando la NASA individuò sulla superficie dei cosiddetti fillosilicati, materiali argillosi che sulla Terra sono spesso associati ai componenti organici. Probabilmente proprio questa scoperta diede l'input per mettere a punto la nuova, affascinante missione a caccia di vita extraterrestre.

[Illustrazione di NASA]

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