La NASA sfida l’Armageddon: proverà a deviare un asteroide colpendolo con una sonda
La NASA ha deciso di fare sul serio. Subito dopo la chiusura dell'Asteroid Day, un giorno dedicato alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui pericoli dei cosiddetti NEO (Near Earth Object, oggetti celesti vicini alla Terra che possono rappresentare una minaccia), ha infatti annunciato un'affascinante missione durante la quale verrà sperimentata una tecnologia per deviare la traiettoria di un asteroide. In pratica, con uno slancio dal sapore hollywoodiano, l'agenzia spaziale americana si sta ergendo a baluardo dell'umanità, provando a dimostrare ‘sul campo' se è possibile deviare un oggetto celeste di grandi (ma non enormi) dimensioni che punta diritto contro il nostro pianeta.
A differenza dei celebri blockbuster Deep Impact e Armageddon, l'idea allo studio nei laboratori della NASA non è quella di lanciare testate nucleari contro il bersaglio o inviare sulla sua superficie un manipolo di valorosi astronauti per piazzarle, ma di colpirlo con una sonda – una sorta di satellite grosso quanto un frigorifero – che accelerato a una velocità pazzesca riesca a ‘spostarlo' su una traiettoria sicura. La missione, chiamata Double Asteroid Redirection Test (DART), sarà operativa nel 2024, quando gli scienziati proveranno a deviare l'innocuo asteroide Didimo B.
Scoperto nel 1996, il sistema binario di Didimo è composto da due asteroidi, il più grande di 780 metri, Didimo A, e il più piccolo di 160 metri, l'oggetto che verrà colpito dalla sonda. La scelta di un tale bersaglio non è casuale, dato che essendo collegato all'altro dalla forza gravitazionale, sarà più facile calcolare eventuali variazioni. “Un asteroide binario è il laboratorio naturale ideale per questo test”, ha sottolineato il dottor Tom Statler, uno degli scienziati impegnati nel progetto.
Lo scopo della sonda DART, che colpirà a una velocità di ben 6 chilometri al secondo, superiore di circa dieci volte a quella di un proiettile sparato da una pistola, non è cambiare radicalmente la traiettoria dell'asteroide (nessuno vuol rischiare di farlo puntare proprio sulla Terra), ma semplicemente modificarne la sua orbita attorno a Didimo A. Il problema in uno scenario di reale pericolo deriva dal fatto che l'effetto della forza cinetica espressa dal DART ha effetti minimi nel breve periodo e grandi nel lungo, dunque la chiave è scoprire i NEO pericolosi quando sono ancora lontanissimi dalla Terra, per deviarli quel poco che basta e metterli su un binario sicuro. Nel 2024 ne scopriremo l'efficacia.
[Immagine di NASA]