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La NASA ha pubblicato 19mila ore di file audio registrati durante la missione Apollo 11

I file audio in formato wav, disponibili su un sito della NASA e su quello dell’Università del Texas, contengono ogni singola conversazione tra i tre astronauti dell’Apollo 11 e lo staff del centro di comando. Per estrapolarli dai 170 nastri originali gli ingegneri audio hanno dovuto creare una testina ad hoc, che ha impiegato quattro mesi per concludere il lavoro.
A cura di Andrea Centini
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La NASA ha pubblicato 19mila ore di conversazioni tra gli astronauti dell'Apollo 11, gli addetti al controllo missione sulla Terra e il personale di supporto. Si tratta di documenti inediti per il grande pubblico estremamente affascinanti, che oltre a raccontarci nel dettaglio il lavoro di squadra e il cameratismo di tutti i protagonisti coinvolti nella storica missione, mette una ulteriore pietra tombale sulle osservazioni di chi crede che l'uomo non sia effettivamente arrivato sulla Luna.

Ma cosa può essere ascoltato in questi file? Praticamente ogni singola parola che Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins (l'astronauta che pilotava il modulo di comando e non scese sulla Luna) si scambiarono fra loro e col personale di terra durante l'arco dell'intera missione, oltre alle conversazioni dello staff della NASA al centro di comando. Alcune delle parole pronunciate da Armastrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna il 21 luglio 1969 alle 4:56 ora italiana, sono ampiamente note ed entrate nella storia, come la celeberrima “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità”, ma moltissime altre sono state svelate oggi per la prima volta.

Alcuni dei passaggi mettono in luce anche alcuni momenti drammatici; ad esempio, gli astronauti ricevettero un segnale di allarme con codice di errore 1202 prima di allunare. Dalle conversazioni si capisce che si trattava di un “overflow esecutivo”, ovvero i computer (molto meno potenti degli smartphone di cui disponiamo noi oggi) stavano svolgendo troppe operazioni contemporaneamente e avevano iniziato a ‘saltare' quelle a priorità più bassa in fondo alla lista. L'errore rimase, ma come sappiamo gli astronauti riuscirono ad allunare e a ritornare sani e salvi sul nostro pianeta. Interessanti anche gli scambi di battute conviviali per allentare lo stress degli astronauti, che venivano aggiornati con notizie dalla Terra; ad esempio si fece riferimento a una bizzarra competizione per mangiatori di fiocchi d'avena, con Michael Collins che spronava Aldrin a parteciparvi.

Riuscire a estrapolare tutti i file dai 170 nastri di registrazione originali non è stato affatto semplice, e gli ingegneri audio coinvolti, tutti ricercatori dell'Università del Texas, hanno impiegato ben quattro mesi per la conversione in formato wav. Il problema principale risiedeva nel fatto che i nastri utilizzati al centro di comando della NASA (il Johnson Space Center di Houston) potevano essere letti solo da un sistema antiquato utilizzato negli anni '60 chiamato SoundScriber. Oltre a essere lentissimo aveva anche una testina unica nel suo genere, con 30 canali audio per ciascuna traccia. Se avessero voluto digitalizzare i nastri a mano gli scienziati avrebbero impiegato più di 150 anni. Per questo l'Università di Houston ha progettato una testina ad hoc in grado di estrapolare automaticamente i file.

I documenti audio possono essere ascoltati su un sito di archivio della NASA e in quello dell'Università del Texas, ma al momento non sono organizzati con criterio. Gli scienziati, per dare un senso e un filo logico all'enorme mole di documenti audio, hanno bisogno di altro tempo. Sperano di finire il lavoro entro il 20 luglio del 2019, quando cadrà il cinquantesimo anniversario del primo, storico allunaggio.

[Credit: NASA]

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