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La mappa del contatto fisico: ecco chi ci può toccare e dove

È stata elaborata per la prima volta dai ricercatori dell’università di Oxford.
A cura di Nadia Vitali
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Dove consentiamo agli altri di toccarci? Naturalmente la risposta dipende da chi sono questi “altri”. I ricercatori dell’università di Oxford, in collaborazione con i colleghi finlandesi della Aalto University, hanno realizzato per la prima volta una mappa che illustra in che modo permettiamo a familiari, amici ed estranei di toccarci. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista PNAS.

Per realizzare l'infografica, gli studiosi si sono serviti dei dati relativi ad oltre 1.300 persone, tra uomini e donne, provenienti da diversi Paesi. A questi partecipanti era stato chiesto di colorare le sagome del corpo, servendosi di diversi colori per illustrare quali erano i punti in cui accettavano il contatto fisico. Le risposte sono state combinate in modo da ottenere delle mappe che mostrano le aree del corpo “toccabili” a seconda dei diversi gradi di relazione.

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Alcuni dei risultati erano prevedibili: ad esempio, le mappe confermano come per le donne sia sgradevole essere toccate da sconosciuti di sesso maschile su buona parte del proprio corpo; gli uomini non apprezzano affatto che i propri parenti, di entrambi i generi, tocchino i genitali. In generale più la relazione è vicina più è grande l’area che può essere toccata.

Ma c'è stata anche qualche inattesa sorpresa. I Britannici si sentono meno a proprio agio nel toccare gli altri, rispetto agli abitanti degli altri Paesi che hanno preso parte allo studio, ossia finlandesi, francesi, italiani e russi. Però gli italiani sono più restii al contatto dei russi e, complessivamente, i finlandesi sono quelli più propensi al contatto fisico. Lo avreste mai detto?

Queste inclinazioni non si modificano con il tempo: un amico che non vediamo da tanto tempo potrà toccarci sempre negli stessi punti in cui non sarà consentito ad un conoscente che vediamo quotidianamente.

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