I quattro astronauti a bordo della Crew Dragon hanno raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale come parte del terzo volo di successo per la nuova navicella di SpaceX. La missione rappresenta però una prima volta per l'azienda di Elon Musk: la Crew Dragon è stata utilizzata anche per il primo lancio e quello di oggi rappresenta quindi il primo riutilizzo della capsula con equipaggio umano. La missione, chiamata Crew-2, fa parte del programma della NASA Commercial Crew Program e ha portato quattro nuovi astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Il lancio è avvenuto utilizzando lo stesso razzo Falcon 9 usato per il lancio della prima missione e, appunto, la stessa capsula Endeavour che in questi minuti ha raggiunto la ISS agganciandosi alla stazione. Nel corso delle prossime ore saranno avviate le procedure che consentiranno all'equipaggio di unirsi agli altri astronauti già presenti in orbita. Al momento entrambe le capsule Crew Dragon – la Endeavour e la Resilience – sono agganciate alla Stazione Spaziale Internazionale. Anche questa è una prima volta: due navicelle di SpaceX (e quindi private) collegate alla stazione orbitante.
A bordo della Crew Dragon si trovano Shane Kimbrough e Megan McArthur (NASA), Akihiko Hoshide (della giapponese JAXA) e Thomas Pesquet (ESA), per un lancio che quindi ha coinvolto tre agenzie spaziali differenti. Il viaggio verso la stazione è durato 24 ore come previsto. Il prossimo 28 aprile i quattro astronauti della prima missione Crew-1 saliranno sulla Resilience per tornare a Terra dopo un periodo di 6 mesi passato sulla ISS. Sulla stazione resteranno quindi sette astronauti (due russi e un americano oltre ai quattro arrivati oggi) impegnati in esperimenti sulla microgravità, in particolare su come le cellule umane rispondono a differenti medicinali e condizioni di salute in assenza di gravità.