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La condizione di cani e gatti nelle nostre città, il rapporto di Legambiente

Legambiente pubblica il quarto rapporto annuale “Animali in città” che evidenzia la condizione degli animali d’affezione in Italia dal quale emergono le mancanze da parte dei Comuni del nostro Paese.
A cura di Zeina Ayache
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Legambiente e la condizione degli animali domestici nei Comuni italiani
Legambiente e la condizione degli animali domestici nei Comuni italiani

Legambiente ha pubblicato il suo quarto rapporto annuale “Animali in città” che evidenzia la condizione italiana dei nostri amici d'affezione e delle strutture e servizi ad essi connessi. 85 i comuni che hanno aderito al questionario proposto e tra questi il 59% non ha ottenuto una valutazione sufficiente.

La sufficienza, raggiunta con 30 punti su 100, l'hanno ottenuta 30 città, una buona valutazione, 40 punti su 100, è andata a 3 città (Modena, Ferrara e Verona), mentre solo 2 città hanno superato i 50 punti su 100, Terni e Prato.

Dati preoccupanti considerato il crescente numero di cani, gatti e altri animali domestici presenti nelle case degli italiani. Basti pensare che nel 1999 i cani registrati all'anagrafe erano 4 milioni e nel 2013 se ne contavano 6,940 milioni, le stime però sembrerebbero rivelare numeri del tutto differenti, 5,8 milioni nel 1999 e tra i 15 e i 18 milioni nel 2013. Quanto ai gatti, se nel 1999 non era stato possibile verificarne il numero, nel 2013 l'anagrafe parla di 140.000 esemplari, le stime invece fanno riferimento a 6,6 milioni di gatti nel 1999 e 13,5/16 milioni nel 2013. Cresce anche il numero di rettili, da 70 mila a 1,5 milioni, roditori, da 30 mila a 2 milioni, uccelli, da 12 a 13 milioni, pesci, da 5,5 a 30 milioni, per un totale di 30 milioni di animali domestici nel 1999 e circa 80 milioni nel 2013.

Sempre di più quindi le famiglie di italiani scelgono di avere un animale da compagnia, se nel 1999 erano il 43%, nel 2013 sono il 55,6%. E la spesa per questo settore attualmente si aggira intorno a 1.770 milioni di euro. Ad esempio, fa sapere Legambiente, per i cani si spendono circa 460 euro ogni anno.

Se diminuisce il numero di cani abbandonati, da 600 a 150 mila, crescono i casi di avvelenamenti, si parla di 1.400 bocconi avvelenati sparsi per il territorio nel 2013. Intanto non si placa l'emergenza canili e cani randagi, per i quali i Comuni spendono circa l'80% del bilancio, senza, in molti casi, risolvere le problematiche ad essi connesse, come ad esempio l'adozione. Se, in media nel 2013, 3 cani sui 4 catturati trovano i loro proprietari, vengono adottati da nuove famiglie o vengono rimessi in libertà controllati, ci sono città in cui i cani rischiano di vivere una vita in canile. Ad esempio, torna in libertà solo 1 cane su 11 a Catanzaro e solo 1 su 8 ad Avellino. Verbania si distingue positivamente: qui per 1 cane catturato, 10 ritrovano la libertà.

Il rapporto completo è disponibile sul sito di Legambiente ed è importate per comprendere come gli animali d'affezione, in particolare cani e gatti, siano sempre di più parte della vita quotidiana degli italiani.

[Foto copertina di PublicDomainPictures]

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