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La Candida auris si sta diffondendo pericolosamente per colpa del riscaldamento globale

Il fungo Candida auris si è diffuso improvvisamente in tre aree del Pianeta molto distanti tra loro e non collegate e gli scienziati si sono chiesti come fosse possibile. Studiando il fungo, gli esperti hanno scoperto che il fungo Candida auris si sta diffondendo a causa del riscaldamento globale.
A cura di Zeina Ayache
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La Candida auris si sta diffondendo per colpa del riscaldamento globale ed essendo resistente a molti antibiotici potrebbe rappresentare il primo esempio di una nuova malattia provocata dai funghi che è il risultato dei cambiamenti climatici. Siamo di fronte ad un momento storico importante e gli scienziati ci spiegano il perché.

L’esplosione della Candida auris. Gli esperti fanno sapere che il caso Candida auris è fondamentale per capire cosa rischiamo a livello di salute in base al riscaldamento globale. È accaduto infatti che, praticamente nello stesso momento, in tre diversi continenti (India, Sudafrica e Sudamerica), sono aumentati improvvisamente i casi di Candida auris. L’aspetto preoccupante è che stiamo parlando di regioni non collegate tra loro, quindi com’è possibile che la Candida si sia diffusa nello stesso momento in tutti e tre questi luoghi? Cosa ha scatenato la diffusione del fungo?

Tutta colpa del riscaldamento globale. Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un saltino indietro, e capire qualcosa in più sulla Candida auris. A questo proposito dobbiamo sapere che questo fungo di solito è raro nell’uomo poiché fa fatica a crescere e diffondersi in ambienti caldi come quelli del nostro corpo. Con l’incremento delle temperature però, il Candida auris si è piano piano abituato al caldo e si è adattato per vivere in contesti con temperature più alte, riuscendo così a superare a barriera protettiva dell’essere umano.

Attenzione per il futuro. Questo adattamento del Candida auris dimostrerebbe, secondo gli esperti, che siamo all’inizio dell’adattamento dei funghi a temperature più alte e, nei prossimi anni, forse ci troveremo a dover gestire anche altri funghi che oggi ancora non conosciamo.

Lo studio, intitolato “On the Emergence of Candida auris: Climate Change, Azoles, Swamps, and Birds”, è stato pubblicato su mBio.

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