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L’Uomo rana abita nell’Ohio | Svistamenti

La leggenda dell’Uomo rana proviene da una località dell’Ohio e risale agli anni ’50, dopo l’ultimo avvistamento del 1972 una burla che coinvolge anche Pokémon Go lo rilancia nel nuovo Millennio.
A cura di Juanne Pili
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Frogman

Inauguriamo con Frogman la nuova rubrica "svistamenti", perché in tutte le bufale spesso la svista regna sovrana e gli avvistamenti si compongono per lo più della materia con cui sono fatti i sogni. Il primo avvistamento del Loveland Frog (Frogman: Uomo rana) è stato documentato nel 1955. Esistono almeno tre versioni dell'avvenimento, tutte discordanti. Tuttavia il soggetto è sempre il medesimo: un uomo d'affari o un commesso viaggiatore percorre una strada senza nome in tarda notte, quando ad un tratto salta fuori una rana gigante.

La creatura si aggirerebbe attorno al metro d'altezza. Abiterebbe sotto uno dei tanti ponti presenti nella località di Loveland in Ohio, oltre il fiume Little Miami. Gli avvistamenti finora conosciuti sono avvenuti sempre durante la notte. L'Uomo rana brandisce contro il malcapitato una sorta di bacchetta che emana scintille, quest'ultimo riesce comunque a fuggire terrorizzato. Poteva essere facilmente archiviata come una leggende metropolitana tra tante, ma nel 1972 avviene un nuovo avvistamento, ed è da parte di un poliziotto, Ray Shockey di Loveland. Stando alle sue dichiarazioni la creatura è stata completamente illuminata dai fari della sua auto, aveva un'altezza corrispondente a quella tramandata dalla leggenda e suppose dovesse pesare attorno ai 30 Kg. Prima di dileguarsi oltre il guardrail e sparire in direzione del vicino fiume Frogman si solleva in piedi, fissando il poliziotto.

I colleghi aprono un'indagine. Effettivamente vi sono segni di graffi e abrasioni sul guardrail, ma nient'altro, nemmeno una foto. Due settimane dopo un altro poliziotto di nome Mark Matthews sostiene di avere avuto la medesima esperienza. La descrizione della creatura corrisponde, ma si arricchisce di una coda. Dovremo attendere il 2001 perché Matthews confessi finalmente in una intervista di avere gonfiato il suo avvistamento, in realtà vide una banalissima iguana.

Caso chiuso dunque? No, ci pensa Pokémon Go a riaprirlo. Sam Jacobs stava giocando assieme alla sua ragazza con la nuova applicazione basata sulla realtà aumentata. Vagavano la notte – guarda caso a Loveland – quando ad un certo punto si trovano davanti Frogman, i due temerari invece che darsela a gambe hanno prima registrato un video, dove è possibile vedere i presunti occhi luminosi della creatura ed un paio di foto. Anche Snopes si occupa del caso, constatando ciò che dovrebbe essere ovvio a tutti: si tratta solo di un paio di luci che mulinano nel buio.

Analisi fotografica. Anche le foto non aiutano, anzi svelano la burla. A parte l'incongruenza rispetto alla totale assenza di luce nel filmato, basta una attenta occhiata per accorgersi che quella sagoma scura è una silhouette umana. Se ingrandiamo l'immagine ci sembra anche di scorgerne il volto, sia tra le due luci che nel riflesso sull'acqua. Per quanto ne sappiamo potrebbe trattarsi anche della ragazza di Jacobs. Forse questi dettagli resteranno l'unico vero mistero.

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