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L’orca Wikie ha imparato a “parlare” come un essere umano: l’audio

Rinchiusa nel parco Marineland di Antibes, in Francia, l’orca Wikie è stata addestrata a imitare alcuni versi e parole da un team di ricerca. È la prima che riesce a “parlare” come un essere umano.
A cura di Andrea Centini
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L'orca Wikie con sua figlia
L'orca Wikie con sua figlia

Per la prima volta un'orca (Orcinus orca) ha imparato a imitare suoni non legati al linguaggio dei cetacei, tra i quali diverse parole umane come “bye bye”, “hello” e altri termini semplici. Naturalmente non significa che questi magnifici mammiferi marini hanno imparato a parlare la nostra lingua, ma si tratta dell'ennesima dimostrazione della loro straordinaria intelligenza, che mette in luce una spiccata capacità nell'apprendimento vocale. Nel 2014 alcuni esemplari di orca avevano già dimostrato di aver imparato a replicare il “delfinese”, nello specifico i click e i suoni emessi dal alcuni tursiopi – le orche del resto non sono altro che grossi delfini -, ma oggi sappiamo che possono andare oltre i versi dei cetacei.

Protagonista della vicenda un'orca femmina di 17 anni chiamata Wikie, che purtroppo non è libera in natura ma vive in cattività; è una delle controverse “attrazioni” al Marineland Aquarium di Antibes, in Francia. Il cetaceo in passato aveva già ricevuto una sorta di corso introduttivo all'imitazione, e anche grazie ad esso un team internazionale di ricerca è riuscito a fargli imparare suoni – come una porta che cigola – e soprattutto parole umane. Wikie è così abile che può imparare nuovi termini entro una decina di tentativi. Per tre di essi vi è riuscita persino al primo. Potete ascoltare la sua "voce" qui di seguito.

L'imitazione delle parole non è sempre precisa, ma è evidente l'intento dell'animale di calibrare i suoni per adattarli a quelli dell'istruttrice. Ad oggi sono noti soltanto i casi di altri tre mammiferi in grado di replicare distintamente parole umane: un beluga (Delphinapterus leucas) nel 2012; una foca comune (Phoca vitulina) nel 1985 e un elefante asiatico (Elephas maximus) nel 2012. Le performance imitative di uccelli come pappagalli, merli e altre specie sono invece piuttosto note. Straordinaria la capacità di un uccello lira nell'imitare i suoni di strumenti e giocattoli “ascoltati” all'Healesville Sanctuary, un parco naturale in Australia.

Tornando all'orca Wikie, per quanto sia affascinante sapere che questi cetacei possono persino imitare la nostra voce, deve comunque far riflettere che si tratta di un animale privato della sua dignità e della libertà. Le orche sono creature oceaniche che vivono in pod – gruppi famigliari – dove si “parlano” addirittura dialetti specifici, uno diverso dall'altro. Wikie non ha potuto imparare il proprio per colpa dell'avidità dell'uomo. Non è un caso che i risultati di questa ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society B., siano stati tacciati di non avere alcun valore scientifico. Non si può inoltre escludere che le imitazioni di Wikie verranno sfruttate anche per far "divertire" il pubblico pagante, alimentando l'ingiusto mercato dei cetacei in cattività.

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