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L’America dice addio a Sally Ride, la sua prima donna nello spazio

Fu la prima donna statunitense a raggiungere lo spazio nel 1983 e trascorse in orbita 343 ore della sua vita.
A cura di Redazione Scienze
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E morta Sally Ride, prima astronauta donna americana

Nonostante non prendesse più parte alle missioni della NASA che l'avevano resa celebre, Sally Ride era un personaggio ancora molto popolare negli Stati Uniti e a buon diritto, dal momento che questa donna di indubbia intelligenza e di grande valore è stata uno dei simboli dell'America: il 18 giugno del 1983 fu la prima donna del Paese ad andare in orbita, divenendo così anche la prima astronauta ad avere l'onore di manovrare il braccio robotico dello shuttle (al cui progetto di sviluppo aveva collaborato essa stessa) per posizionare un satellite nello spazio, nell'ambito della missione STS-7. Dopo quel primo volo, dal quale rientrò il 24 giugno, tornò negli abissi celesti l'anno successivo, sempre nell'ambito del Programma Space Shuttle e sempre a bordo del veicolo Challenger, con la missione STS-41-G.

Dopo il disastro dello Space Shuttle Challenger del 1986 i suoi voli nello spazio si fermarono ma continuò a lavorare con l'agenzia spaziale americana: all'epoca del drammatico incidente, Sally Ride stava ultimando l'addestramento per la sua terza missione nello spazio, ma il Programma Space Shuttle venne interrotto. Fece parte della commissione d'inchiesta che indagò sulle cause dell'avaria che portò alla distruzione del veicolo, uccidendo tutti i sette membri dell'equipaggio, avvenuta 73 secondi dopo il lancio. Lasciò le stelle e lo spazio solo apparentemente perché continuò a parlarne in conferenze, incontri con i giovani e lezioni agli studenti: Sally Ride era, infatti, laureata in fisica presso la prestigiosa Stanford University, dove collaborava come ricercatrice, ed era docente presso l'Università della California di San Diego.

Prima donna in orbita degli Stati Uniti, anche se il primato assoluto spetta alla russa Valentina Tereškova: fu la cosmonauta sovietica, infatti, la pioniera dello spazio, lanciata il 16 giugno del 1963 per una missione durata tre giorni a bordo del veicolo Vostock 6. L'avventura di Sally Ride con la Nasa cominciò anni dopo, nel 1978, quando entrò a far parte dell'agenzia americana dopo aver risposto ad un annuncio sul giornale attraverso il quale si cercavano candidati per il programma spaziale: venne selezionata tra gli oltre 8 900 aspiranti, «rompendo così la barriera di genere e trasformando radicalmente il programma spaziale americano», come ha ricordato Lori Garver, Deputy Administrator della NASA. «In qualità di prima donna americana a viaggiare nello spazio, Sally Ride è un'eroina nazionale ed un esempio per tutti noi» ha dichiarato il Presidente Barack Obama che si è detto «amareggiato» nell'apprendere la notizia della scomparsa dell'astronauta, morta il 23 luglio all'età di 61 anni dopo aver combattuto per lungo tempo contro un tumore al pancreas che non le ha lasciato scampo.

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