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Kelly e Jeff, paralizzati da anni, tornano a camminare grazie a terapia rivoluzionaria

La ventitreenne Kelly Thomas e il trentacinquenne Jeff Marquis rimasero paralizzati rispettivamente nel 2014 e nel 2011, in seguito a gravi incidenti in auto e in mountain bike. Grazie a una rivoluzionaria terapia basata sulla stimolazione elettrica e a un lungo e delicato percorso di riabilitazione, sono tornati nuovamente a camminare.
A cura di Andrea Centini
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Due ragazzi rimasti paralizzati in seguito a gravi incidenti sono tornati a camminare – col supporto di appositi sostegni – grazie un trattamento rivoluzionario, basato sulla stimolazione elettrica e un intenso percorso di riabilitazione in palestra. La procedura sperimentale che ha permesso a Kelly Thomas (23 anni) e a Jeff Marquis (35 anni) di ritrovare il sorriso è stata messa a punto dai ricercatori del Kentucky Spinal Cord Injury Research Center dell'Università di Louisville, uno dei centri di riferimento a livello mondiale per il recupero dalle lesioni spinali.

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I risultati raggiunti dalla squadra guidata dalle professoresse Claudia Angeli e Susan Harkema donano una speranza a tutti coloro che sono costretti su una sedia a rotelle a causa di danni spinali: da essi è infatti possibile recuperare anche ad anni di distanza dagli incidenti che li hanno causati, come dimostrano i casi dei due giovani e quelli di altri pazienti sottoposti al medesimo trattamento.

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Alla base del trattamento sperimentale c'è la tecnica scES (Stimolo epidurale del midollo spinale), l'introduzione di un dispositivo direttamente nella colonna vertebrale dei pazienti che invia gli impulsi elettrici. Lo scopo della stimolazione epidurale è l'invio di corrente elettrica continua (a frequenze e intensità stabilite dai ricercatori) in specifiche posizioni del midollo spinale lombosacrale, dove hanno sede le reti neurali che controllano i movimenti di fianchi, ginocchia, dita dei piedi e caviglie. Grazie ad essa è possibile ripristinare un grado di connettività tra il cervello e la spina dorsale lesionata, permettendo ai pazienti di ripristinare controllo e movimenti da condizioni che fino a qualche anno fa erano considerate irrecuperabili. La scES deve essere naturalmente associata a un impegnativo e prolungato lavoro di riabilitazione in palestra, col supporto di personale esperto che sessione dopo sessione aiuta i pazienti a riprendere (fin dove è possibile) il controllo del proprio corpo.

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Come indicato, i due ragazzi coinvolti nella procedura sono tornati a camminare grazie ad appositi sostegni. Kelly Thomas, che si lesionò il midollo spinale in seguito a un grave incidente stradale nel 2014, è in grado di camminare autonomamente con un deambulatore per 50 minuti. Jeff Marquis, feritosi in seguito a una caduta in mountain bike nel 2011, al momento riesce a camminare solo sostenendosi con due pali paralleli usati come corrimano. La sua lesione era infatti molto più grave. La speranza è che anch'egli possa passare al più presto al deambulatore. Col miglioramento del sistema di stimolazione epidurale e il perfezionamento del percorso riabilitativo, gli scienziati si augurano di poter avviare alla guarigione la maggior parte delle persone colpite da lesioni spinali. “Questi risultati confermano che il midollo spinale ha la capacità di recuperare la capacità di camminare con la giusta combinazione di stimolazione epidurale, allenamento quotidiano e la forza di volontà passo dopo passo”, ha dichiarato la professoressa Angeli. I dettagli sui risultati raggiunti dai due ragazzi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine, mentre i progressi di Andrew Meas, un altro ragazzo sottoposto alla medesima procedura, sono disponibili su Scientific Reports.

[Credit: Università di Louisville]

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