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Invertire gli effetti dell’invecchiamento è possibile? Questi topi sono tornati ‘giovani’

Un team di ricerca americano è riuscito a ringiovanire topi geneticamente modificati riattivando le funzionalità mitocondriali perdute. Le rughe sono sparite, il pelo si è rinfoltito e da grigio è tornato marrone. I risultati potrebbero portare a farmaci e terapie in grado di rallentare i processi di invecchiamento.
A cura di Andrea Centini
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È possibile invertire i sintomi tipici dell'invecchiamento come la pelle rugosa e la perdita di peli/capelli ripristinando la funzionalità perduta dei mitocondri, gli organelli che forniscono energia alle cellule come ‘centrali elettriche' in miniatura. Ciò è vero perlomeno per i topi, come ha dimostrato un team di ricerca americano composto da studiosi del Dipartimento di Genetica, del Center for Free Radical Biology e del Center for Aging presso l'Università dell'Alabama.

Gli studiosi, coordinati dal professor Keshav K. Singh, docente di genetica presso la Scuola di Medicina dell'ateneo di Birmingham, per i loro esperimenti non hanno usato modelli murini qualunque, ma topi geneticamente modificati con una specifica mutazione, in grado di inibire la funzione mitocondriale e innescare così gli effetti dell'invecchiamento precoce. Quando noi invecchiamo si osserva proprio un declino della funzionalità di questi organelli, che forniscono il 90 percento dell'energia chimica di una cellula. Tra le conseguenze vi è l'aumento del rischio di sviluppare malattie che diventano più probabili con l'avanzare dell'età, come il cancro e le patologie cardiovascolari, oltre agli effetti visibili della vecchiaia come i capelli che diventano grigi e cadono, la pelle grinzosa e via discorrendo.

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La mutazione genetica dei topi utilizzati nell'esperimento si manifesta attraverso l'assunzione  dell'antibiotico doxiciclina aggiunto nell'acqua e nel cibo, dato che inibisce il loro DNA mitocondriale. In poche settimane i topi trattati hanno cominciato a perdere il pelo sempre più ingrigito, a sviluppare rughe (le femmine le avevano più pronunciate), infiammazione, follicoli piliferi disfunzionali e altre condizioni tipiche della vecchiaia. Interrompendo la somministrazione dell'antibiotico la funzionalità mitocondriale dei topi è stata ripristinata e nel giro di poco tempo la loro pelle è tornata liscia e il loro pelo folto e scuro. In parole semplici, gli scienziati sono riusciti a invertire il processo di invecchiamento.

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Il risultato, definito “sorprendente” dagli studiosi, potrebbe aprire le porte a farmaci e terapie rivoluzionari in grado di migliorare la funzionalità mitocondriale e dunque rallentare gli effetti prodotti dall'invecchiamento, in particolar modo quelli sulla pelle e sulla perdita dei capelli, dato che Singh e colleghi non hanno osservato un impatto significativo su altri organi e tessuti dei topi. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cell Death & Disease del circuito Nature.

[Credit: Università dell'Alabama/Cell Death & Disease]

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