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Intervento record senza chirurgia a Forlì: salvo paziente con raro aneurisma coronarico

Un’equipe di medici dell’Ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì ha rimosso un raro aneurisma coronarico a un paziente in condizioni critiche, salvandogli la vita. Gli specialisti guidati dal dottor Fabio Tarantino hanno eseguito una delicata angioplastica coronarica e l’intervento è perfettamente riuscito.
A cura di Andrea Centini
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Salvata la vita a un paziente colpito da un raro aneurisma coronarico grazie a un delicatissimo intervento di angioplastica. L'operazione è stata eseguita presso l'Ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì da un team di specialisti dell'Unità Operativa di Emodinamica provinciale Forlì-Cesena, guidato dal dottor Fabio Tarantino.

L'eccezionalità dell'intervento eseguito in Romagna è dovuta anche al fatto che le dilatazioni aneurismatiche delle coronarie sono una condizione anatomica così rara che “continua a rappresentare un dilemma gestionale nella pratica clinica”, si legge in un articolo scientifico pubblicato sul Giornale di cardiologia. A rendere ancor più problematica l'operazione, che è perfettamente riuscita, l'elevato rischio di rottura dell'aneurisma e le condizioni estremamente critiche del paziente. La situazione era così grave che era impossibile procedere con un trattamento chirurgico, come dichiarato dal dottor Marcello Galvani, direttore della Unità Operativa di Cardiologia di Forlì.

“Si trattava di una condizione insolita per noi cardiologi interventisti – ha specificato il dottor Tarantino – nella quale l’obiettivo principale era dato non tanto dall’aprire una coronaria ostruita, quanto invece dal chiudere un tratto di arteria e sigillare l’aneurisma coronarico in modo da impedirne la rottura che avrebbe avuto conseguenze gravissime per il paziente”.

L'aneurisma coronarico si manifesta quando vi è una dilatazione dell'arteria che supera di 1,5 volte il diametro dei segmenti adiacenti e interessa meno del 50 percento della lunghezza dell'intero vaso. Quando le dimensioni superano 1,5 volte e occupano più del 50 percento della lunghezza dell'arteria interessata, l'aneurisma coronarico prende il nome di ectasia coronarica.

“L’intervento – ha spiegato Tarantino – è stato possibile tecnicamente grazie al lavoro di equipe e all'esperienza maturata nel nostro centro con tecniche endovascolari di embolizzazione degli aneurismi periferici e viscerali, attività che viene svolta qui da noi in collaborazione con i chirurghi vascolari”. Ogni anno in Romagna vengono eseguiti 3mila interventi di angioplastica coronarica dei quali oltre 600 legati alle emergenze dell'infarto del miocardio, come dichiarato da Giancarlo Piovaccari direttore del Dipartimento Cardiovascolare della AUSL della Romagna. Un'esperienza che ha permesso alla squadra di Tarantino di mettere a punto un intervento davvero eccezionale e di salvare la vita al paziente, che ora sta bene ed è in fase di convalescenza.

[Credit: AUSL della Romagna]

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