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Insieme da seimila anni

Hanno sfidato i secoli per essere ritrovati nel 2007 nei pressi di Mantova: gli scheletri abbracciati degli amanti di Valdaro non smettono mai di emozionare.
A cura di Nadia Vitali
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Hanno sfidato i secoli per essere ritrovati nel 2007 nei pressi di Mantova, gli scheletri abbracciati degli amanti di Valdaro non smettono mai di emozionare.

Le loro morti e le loro vite resteranno per sempre, probabilmente, un mistero per tutti noi: l'unica cosa certa è lo stupore e la meraviglia dinanzi agli scheletri stretti in un abbraccio d'amore degli amanti di Valdaro. Furono rinvenuti nei pressi di Mantova nel febbraio del 2007, nel corso di una campagna di scavo che interessava una villa romana; l'eccezionalità di quella sepoltura neolitica rese immediatamente celebri i due corpi, consegnandoli all'eternità.

I volti che si guardano, le braccia intrecciate, teneramente avvinghiati come una coppia di amanti sorpresa nel sonno; nelle immediate vicinanze della tomba dei due giovani, la loro età infatti si aggirerebbe attorno ai vent'anni, vennero alla luce anche i resti di altri tre individui seppelliti singolarmente che, tuttavia, non hanno goduto della medesima fama.

Hanno sfidato i secoli per essere ritrovati nel 2007 nei pressi di Mantova, gli scheletri abbracciati degli amanti di Valdaro non smettono mai di emozionare.

Inevitabilmente, infatti, dietro questo romantico abbraccio di scheletri sono immediatamente fiorite le curiosità e le domande volte a cercare di dissipare le nebbie dell'affascinante mistero: furono forse uccisi? Se inizialmente si pensava di sì, successivamente, l'assenza di evidenti tracce riconducibili ad una violenta aggressione portò ad escludere l'ipotesi dell'omicidio.

Restava allora l'ipotesi che i due, il ragazzo a sinistra la fanciulla a destra, si fossero stretti nel loro ultimo nodo mortale per ripararsi dal freddo pungente di una notte neolitica che ne ha provocato il decesso per assideramento; ma questo non spiegherebbe come mai i corpi siano stati rinvenuti proprio in una necropoli, laddove altre persone erano state precedentemente sepolte.

Forse, allora, fu qualcuno ad intrecciare per sempre le membra dei giovani, magari ricordando il profondo affetto che i due, morti per cause a noi ignote, provavano l'uno nei confronti dell'altra; un amore che è stato consegnato, grazie al caso, anche a noi posteri, intatto in tutto il suo splendore.

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