In Sudafrica si potrà uccidere per “sport” il doppio dei rinoceronti neri: sono a rischio estinzione
In Sudafrica gli appassionati di “caccia grossa” potranno abbattere una quota doppia di rinoceronti neri (Diceros bicornis) rispetto a quella attuale, ovvero nove esemplari all'anno. Paradossalmente, il permesso di uccidere per divertimento questi maestosi animali – al costo di decine e decine di migliaia di dollari – è stato dato per proteggere la specie, classificata in pericolo critico di estinzione (codice CR) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). In parole semplici, i ricchi che si divertono a sparare ad animali indifesi (tutti maschi anziani) contribuiranno con i propri soldi a finanziare le misure per tutelare la specie.
Vincitori e vinti. Il permesso di raddoppiare la quota di rinoceronti neri “sacrificabili” è stato dato al Sudafrica in seno a un meeting della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), che si terrà fino al 28 agosto a Ginevra, in Svizzera. Hanno votato a favore diversi Paesi africani come il Botswana, lo Zimbabwe e l'Eswatini (prima conosciuto col nome di Swaziland), ma anche il Canada e l'Unione Europea. Contrari il Gabon, il Kenya, altri Paesi, le ONG e organizzazioni come l'autorevole Wildlife Conservation Society (WCS), che vedono nel raddoppio della quota una concreta minaccia alla sopravvivenza della specie, in virtù dei rischi che i rinoceronti già corrono a causa del bracconaggio. Il loro corno, infatti, viene ancora oggi venduto a cifre esorbitanti sul mercato nero, in particolar modo quello asiatico.
Estinzione vicina. Secondo alcuni l'eliminazione sistematica degli esemplari maschi anziani favorirebbe la riproduzione di quelli più giovani, che verrebbero ostacolati dai primi. Ciò, come dichiarato al Guardian dal dottor Tom Milliken di Traffic (un'associazione che monitora il commercio di specie selvatiche), potrebbe portare a un aumento nel numero di rinoceronti neri. Attualmente se ne contano allo stato selvatico poco più di cinquemila, duemila dei quali vivono proprio in Sudafrica. Si stima che all'inizio del XX secolo vivessero in Africa centinaia di migliaia di rinoceronti neri, crollati a circa 70mila negli anni '70 a causa della caccia spietata. Negli anni successivi questi animali si sono avvicinati pericolosamente all'estinzione, raggiungendo il record negativo di soli 2mila esemplari all'inizio degli anni '90. Da allora le rigide misure di protezione hanno fatto raddoppiare il loro numero, ma la specie resta ancora minacciatissima. Nonostante ciò, dal 2003 il Sudafrica ha ottenuto il permesso di far uccidere cinque rinoceronti neri ogni anno per “sport”, sotto il pagamento di ingenti somme. La quota raddoppiata nel controverso meeting CITES del 2019 dovrebbe essere modificabile in base alle fluttuazioni della popolazione di rinoceronti.