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In Italia un frammento infuocato dalla stazione spaziale? La notizia è infondata

Non si fermano gli allarmismi riguarto Tiangon-1 anche dopo la sua caduta. In Italia un contadino sarebbe stato colpito da un frammento infuocato. Ecco perché si tratta di una bufala.
A cura di Juanne Pili
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Diverse testate locali hanno pubblicato una notizia sconvolgente che sembra giustificare gli allarmismi nostrani a seguito della caduta della stazione spaziale cinese. Tiangon-1 si è finalmente disintegrata nell’atmosfera poco dopo la mezzanotte tra Pasqua e Pasquetta in pieno Oceano Pacifico, ma un contadino di Bagnolo (Forlì) sarebbe stato colpito da un disco infuocato proveniente dal suo impatto. Ecco perché la notizia è da ritenersi del tutto infondata.

Dove è caduta Tiangon-1?

Non entriamo nel merito. Magari un oggetto infuocato misterioso ha colpito sul serio un contadino di Forlì. Partiamo quindi dell’ipotesi che l’oggetto abbia davvero impattato contro un ignaro italiano. Si è trattato di un frammento della Tiangon-1? Possiamo escluderlo con tutta certezza. Sapevamo già quanto fossero remote le possibilità che qualche frammento finisse in Italia. Il perché appare più evidente analizzando l’orbita del veicolo spaziale fino al suo impatto con l’atmosfera, così come è avvenuto realmente.

L’impatto con l’atmosfera è stato registrato nel Pacifico meridionale

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Da quel momento il mezzo è stato rallentato dall’attrito, ma non a sufficienza da impedire che venisse disintegrato. Gli astronauti sanno quanto sia delicata questa fase. Bisogna pilotare la capsula per il rientro in modo tale che la caduta abbia una angolazione ottimale per fare attrito con l’atmosfera, quanto basta per non finire disintegrati. Non a caso è previsto l'ausilio di uno scudo termico. I frammenti della Tiangon-1 sono infine caduti nel Pacifico molto vicini ad un punto definito “Nemo”. Si tratta di una zona del Pacifico talmente lontana da altri insediamenti che gli esseri umani più vicini ad esso risulterebbero degli astronauti in orbita nelle vicinanze.

Il cimitero dei satelliti

Proprio per questo il punto Nemo è divenuto il cimitero dei nostri satelliti, senza che in Italia nessuno sia stato mai allarmato; precisiamo a proposito che la stazione spaziale cinese era notevolmente piccola, dalle dimensioni paragonabili a quelle di un satellite. Dati questi fatti è impossibile che un suo frammento possa aver colpito un contadino di Forlì. L’ipotesi era ritenuta improbabile già quando la caduta imminente della Tiangon-1 era stata annunciata.

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