Il tirannosauro aveva le squame e non le penne: l’errore degli scienziati cambia la storia

Paleontologi del Museo di Storia Naturale di Houston hanno dimostrato che il tirannosauro (Tyrannosaurus rex) era ricoperto di squame e non aveva penne, come un tipico rettile. La scoperta smentisce una delle teorie più discusse – ma generalmente accettata – su questi dinosauri teropodi, entrata di prepotenza circa venti anni fa nella storia della paleontologia e che ne ha letteralmente sconquassato le fondamenta. Ma non solo quelle. Se ricordate il primo Jurassic Park di Steven Spielberg, uscito nel 1993, tutti i predatori bipedi come i velociraptor (che in realtà erano deinonici) presentavano la classica forma lacertiforme con pelle totalmente squamata, mentre già nel terzo capitolo del 2001 si vedono spuntare le prime penne sulla loro testa. Si trattava proprio del riflesso di questa nuova teoria delle penne, legata alla scoperta di fossili con prove incontrovertibili della loro presenza.
Sebbene sia acclarato che anche i parenti più antichi dei tirannosauridi le avessero, a quanto parte il maestoso Tyrannosaurus rex del Cretaceo ne era privo, oppure, come suggeriscono gli studiosi coordinati dal professor Robert Bakker, avrebbe potuto averne poche e probabilmente solo sul dorso. In pratica, si ritorna al profilo classico del T.rex, quello di pubblico dominio e reso celebre proprio dal blockbuster americano, che contrasta con quello di ‘pollo gigantesco' ipotizzato negli ultimi due decenni.

I paleontologi hanno dimostrato l'assenza di penne dall'analisi di alcuni preziosi reperti fossili recuperati nella formazione geologica di Hell Creek (Montana) ed esposti al Museo di Storia Naturale di Houston. Si tratta delle impronte della pelle che un tirannosauro – chiamato dai ricercatori Wyrex – ha lasciato su alcune rocce, la “fotografia” di parti del bacino, della coda e del collo. Dall'analisi è emersa chiaramente l'assenza di penne o piume e una tipica formazione squamosa da rettile, come si può osservare dalle immagini che accompagnano l'articolo.
Sebbene questi fossili non siano esplicativi dell'intera silhouette dell'enorme predatore, i ricercatori sono convinti che avesse perso le penne per una questione di taglia e termoregolazione corporea, facendo un parallelismo con gli attuali grandi mammiferi – come gli elefanti o gli ippopotami – che sono quasi privi di peli, anche se non del tutto. In realtà grandi tirannosauridi con piume, come lo Yutyrannus trovato in Cina, sono noti ai paleontologi, dunque per risolvere definitivamente questo enigma sarà necessario recuperare altre prove ed evidenze dai fossili. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Biology Letters.
[Immagini di Peter Larson]